Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Commedia italiana contemporanea: terreno scivolosissimo.
Mi soffermerò prima sui lati negativi. Come mi aspettavo, l'umorismo dei dialoghi è da pesce lesso. Le battute che dovrebbero far ridere mi facevano solo scuotere la testa. E la recitazione che vorrebbe essere ironica io l'ho percepita come quella svagata e superficiale, da fiction di prima serata, che ormai assurge a vero e proprio stile recitativo moderno. Neri Marcorè, dal canto suo, gongola e fa le faccette (e me l'aspettavo), perché sa di essere diventato un divo, nonostante l'aria disimpegnata che mostra (o forse proprio per quella?).
Di riuscito il film ha un buon ritmo e un andamento fluido, senza momenti di stanca o buchi nella trama. Mi è piaciuto anche il personaggio della giovane rivale della protagonista: è molto realistico, e l'attrice riesce a rappresentarlo molto bene.
Ma questo è poco, soprattutto se penso alle macchiette banali dei vicini di casa, e hai tentativi di umorismo con il vigile giù in cortile.
Il finale, piuttosto scontato, è un po' debole nel suo assunto, perché la solitudine felice può durare solo per un breve periodo.
Aggiungerò ancora che il discorso che non dobbiamo vivere come piace agli altri, ma come piace a noi ha degli spunti interessanti, e andava sviluppato in modo meno grossolano. Chissà, forse se ne avessero fatto un film drammatico sarebbe riuscito meglio – senza l'obbligo di far ridere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta