Regia di Giacomo Gentilomo vedi scheda film
Una giornata all'Eiar, l'ente radiofonico di Stato. Dall'intrattenimento musicale ai servizi di pubblica utilità, in primis il radiogiornale che diffonde all'intera nazione le notizie in tempo reale.
Un’ora di pellicola per raccontare al grande pubblico la radio: prodigio tecnologico di massa di quegli anni, la radio costituiva ormai un’importante realtà nella quotidianità di milioni di italiani, eppure rimaneva un’entità astratta per i più, confinata nel suo mondo magico e misterioso fatto di parole e suoni. Ecco quindi le immagini: ci pensa Giacomo Gentilomo, che scrive anche la sceneggiatura di questo film insieme a Fulvio Palmieri, a mettere in scena una giornata tipo all’EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (da cui qualche anno più tardi scaturirà, con la tv, la RAI); dall’intrattenimento musicale ai servizi di pubblica utilità, la radio viene finalmente svelata al pubblico in ogni sua facciata, comprese alcune digressioni meramente tecniche volte a spiegare il funzionamento del mezzo. La propaganda fascista (siamo pur sempre nel 1940) rimane un passo indietro, per quanto paia evidente lo sprone mussoliniano nel confezionare un’operina autocelebrativa e altisonante come Ecco la radio!; fra i protagonisti sullo schermo compaiono anche Nunzio Filogamo, Pippo Barzizza e il Trio Lescano che canta l’ancora oggi celebre Oh ma-ma!. Leggerino, con una trama inconsistente, ma preziosissimo come documento storico. 5/10.
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