Regia di Dean Semler vedi scheda film
Ennesimo filmetto fatto apposta, su misura, per S.Seagal (stavolta nei panni nel rettissimo immunologo, ma con un torbido passato da agente CIA, ovviamente), sviluppa (o forse sarebbe meglio dire “sciupa”) una storia che - seppur sia astrattamente interessante - è già stata raccontata altre volte e pure meglio (si pensi a Virus letale, tanto per fare l’esempio di un film che, peraltro, non è neanche un capolavoro). Inoltre non suscita il benchè minimo coinvolgimento emotivo, anche perché Seagal, più inespressivo e svogliato che mai, viaggia, senza darsi pensiero, col pilota automatico. Si salva solo la splendida fotografia iniziale, tutta paesaggi e profumo di midwest, ma - ahimè - si rivela essere un tranello: l’infida ragnatela cui non sfuggono le incaute mosche “spettatrici”.
Assolutamente evitabile.
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