Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Un po' troppo kitsch e pop per i miei gusti ...
Un cacciatore di taglie americano arriva in una zona di confine per intascare un bel mucchio di soldi facendo fuori la banda del Grande Concho ... Quando Tinto Brass era ancora un giovane regista di belle speranze a cui piaceva fare lo sperimentatore di nuovi linguaggi , girò persino un Western Spaghetti , questo . E lo fece cercando di innovare il genere , non tanto con la trama ( che è quanto di più banale il Western all' italiana potesse offrire ! ) , quanto con la messa in scena e con il taglio originale , quasi pop , dato alle inquadrature ( spesso in controluce ) , con angolazioni alternative per la macchina da presa , tutte cose che danno alle scene un che di fumettistico .
Salvo poi cercare di disconoscere la pellicola per i tagli e le manipolazioni che la produzione avrebbe alla fine operato per tentare di rendere il film più appetibile per il pubblico medio . L' ambizioso pregetto di Brass , così , crollò , anche se il film ha ancora parecchi estimatori , tanto da essere stato scelto ( per me indegnamente ! ) tra i trenta titoli più rappresentativi dello Spaghetti Western al Festival di Venezia del 2007 . Raramente ho visto un attore istrionico come Philippe Leroy così scialbo e fuori parte come in questo film . Meglio , a mio parere , risulta Adolfo Celi , villain cartoonesco fin dai tratti somatici e dal look . Ad ogni modo , anche qui Brass dà prova del suo interesse per le rotondità femminili , con le insistite inquadrature delle procaci forme della bella Mirella Martin . Carina , infine , la colonna sonora a base di fischi e di trombe , curata dal grande Nini Rosso . Ma rimane una pellicola un po' troppo kitsch ( il massimo del trash è il trasporto del carico d' oro da parte dell' esercito tramite zattere !! Giusto per farsi ammazzare meglio ! ) per i miei gusti , per cui si becca un 5 ...
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