Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Bella pellicola con un suggestivo e sempre bravo Tognazzi.
Visto su RaiPlay, dati i nomi in gioco era difficile dire di no e ne è valsa la pena. Tognazzi, qui dolceamaro, caratterizza al meglio un personaggio discretamente complesso, catapultato in un'inchiesta che non avrebbe voluto ma che alla fine cerca di mandare in porto con coerenza. In una piccola cittadina infestata dal malcostume, la polizia - che ha sempre chiuso un occhio - viene richiamata al dovere: saltano fuori così nomi scomodi e retroscena scottanti. Alla fine il problema che si porrà davanti al commissario sarà il dover scegliere tra la sua integrità e la carriera. Ad arricchire questa pellicola di tonalità umoristiche sono i simpatici siparietti che il protagonista crea, quando va di fantasia e immagina di poter fare le cose come vorrebbe: concupire la giovane figlia del prefetto o buttare in acqua il caustico Parigi (interpretato da un bravissimo Giuseppe Maffioli). Il bersaglio viene centrato in pieno, il film mette a nudo le ipocrisie della società, l'inchiesta finisce per coinvolgere tutti, persino le persone care al commissario stesso, mostrando esplicitamente - e spesso in maniera divertente - il contrasto con cui religiosità e depravazione vanno a braccetto. Regia efficace, bravi interpreti, una bella colonna sonora, dialoghi intelligenti; da recuperare.
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