Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Ettore Scola dirige un film pieno di amarezza, avente come location una imprecisata e, all'apparenza, puritana città di provincia del Nord-Est (nella realtà Vicenza), con il commissario del titolo (Ugo Tognazzi) alle prese con una moltitudine di scandali a sfondo sessuale in cui sono implicate le personalità più disparate del microcosmo urbano.
Dopo varie peripezie, Antonio Pepe, sollecitato dai suoi superiori ad insabbiare in parte la faccenda, omettendo le persone più in vista coinvolte, preferirà lasciar perdere tutto e dimettersi.
Il regista di Trevico opta per uno stile dimesso, con qualche inserto surreale, dando ampio spazio alla grande prova di Ugo Tognazzi. L'attore cremonese lavora per sottrazione, dando al commissario quell'aria disincantata e piena di umanità che lo fanno sembrare una specie di Philip Marlowe italiano.
Un unico neo va ravvisato nel riferimento alla situazione politica mondiale, in particolare al Vietnam in una breve sequenza, riferimento questo tirato un po' per i capelli e sostanzialmente datato.
Voto: 7/8.
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