Regia di David Semel, Martin Kunert, Matt Cooper vedi scheda film
E' un film rivolto agli amanti dell'horror, propone una struttura a episodi sul modello di Creep Show, usando come collante una cornice da teen movie (sempre horror, s'intende). Ogni episodio è affidato a un regista diverso. Il risultato è disomogeneo, con vistose differenze di stile e di abilità nel manovrare la suspance. Il primo episodio, quello dei lupi mannari, è un po' rozzo nella messa in scena ma ha momenti efficaci. Il secondo col pedofilo (che sembra la versione perversa di Joachim Cortes) e la bambina pecca di coerenza; il regista sa tenere una cinepresa in mano, ma a parte l'ovvietà nel rappresentare l'individuo perverso come un mostro, c'è poi l'impostazione della messa in scena in funzione quasi voyeuristica; insomma le idee non dovevano essere molto chiare in questo caso.
L'ultimo episodio è a mio avviso il più riuscito: una classica storia gotica, con alcuni risvolti prevedibili ma accettabili; è anche l'episodio più visionario e dona le emozioni più forti.
La cornice con la sorpresa finale fa ricordare Kiesloski? Può darsi (di più non dico) ma il film è pur sempre un giochetto, buono per passarsi una serata di tensione.
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