Regia di Claude Sautet vedi scheda film
Per certi versi il film non può non evocare “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” dove in entrambi i casi si parte dal risultato per arrivare a ciò che lo ha prodotto (e mentre qui si creano i presupposti per un futuro delitto, nella magistrale interpretazione di Volontè invece era il tentativo di scagionare a tutti i costi, anche davanti all’evidenza, il funzionario dello Stato dalle sue colpe a farla da padrone). Ne emerge un ritratto molto asciutto di un paranoico che perderà ogni controllo solo per, lasciatemelo passare, le imprevedibili conseguenze dell’amore (ed anche qui entra in campo un inevitabile richiamo al personaggio iper-controllato di Servillo). Al di là di possibili o improbabili similitudini, il film è comunque costantemente teso e ben organizzato, in alcuni punti (come nell’immediata vigilia della rapina) decisamente avvincente. Un’ottima prova di Piccoli, una maschera di imparzialità e freddezza che sembra appunto cedere solo nel finale (e come non cedere davanti al fascino di una bellissima Romy Schneider..).
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