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Hellraiser IV - La stirpe maledetta

Regia di Alan Smithee (Kevin Yagher) vedi scheda film

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La recensione su Hellraiser IV - La stirpe maledetta

di undying
5 stelle

Ultimo capitolo del franchise Hellraiser ancora pertinente all'origine letteraria (Clive Barker) e uscito nelle sale. Disconosciuto dal regista, quindi siglato con lo pseudonimo di circostanza (Alan Smithee), ha egregiamente recuperato il budget di spesa. Un horror originale, ambientato nello spazio.

 

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Nel 2127 Paul Merchant (Bruce Ramsay), discendente del costruttore del cubo noto come "configurazione del lamento", si trova in una stazione spaziale quando cerca un modo per vendicarsi dei Cenobiti, responsabili della morte dei suoi antenati. Dalla Terra viene inviata una squadra speciale, nel tentativo di impedire a Merchant di evocare nuovamente gli infernali Supplizianti.

 

"La tentazione è un'illusione. Ma il tempo degli inganni è finito. In questo gioco, noi ci mostriamo per quello che realmente siamo." (Pinhead)

 

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L'effettista Kevin Yagher porta a conclusione Hellraiser IV ma dopo la visione del montato ricorre allo pseudonimo utilizzato dai registi che intendono nascondersi dietro l'anonimato (Alan Smithee). Invece, tutto sommato, pur se il film non è tra i migliori della serie rimane decisamente più interessante di altri horror del periodo e certamente di buona parte dei successivi seguiti. Notevole la storia, raccontata con un sistema narrativo "a incastro", che inizia da una stazione spaziale ed esplora (sempre ambiguamente) varie epoche alla ricerca delle origini del Suppliziante archetipo: Pinhead.

Realizzato con un budget prossimo ai 4.000.000 di dollari, dietro pressioni di Bruce Ramsay (Pinhead), all'epoca intenzionato ad avviare una serie con uscita a cadenza periodica, Hellraiser IV è stato presentato dal vivo dallo stesso attore ai più rappresentativi festival, finendo anche a Roma (XVI° Fantafestival). 

 

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E' l'unico film della serie che ha avuto l'onore di passare, più volte, sui canali di Stato (Rai) e anche il capitolo conclusivo della mitologia creata attorno alla letteratura di Clive Barker, dato che nelle successive produzioni - destinate esclusivamente all'home video, a partire da Hellraiser V - Inferno (2000) - i cenobiti diventano secondari nello sviluppo delle sceneggiature, almeno sino al decimo (ad oggi ultimo) Hellraiser: Judgment (2018). Ma la storia di Pinhead e dei Supplizianti pare non conoscere fine: da tempo è annunciata una serie televisiva tuttora in stand by, mentre è ormai quasi certo il reboot (remake con sostanziali variazioni), annunciato come Clive Barker presents Hellraiser. E' un progetto in fase di preproduzione del quale è noto parte del cast tecnico, ovvero sceneggiatura a cura dello stesso Barker, mentre in regia è designato David Bruckner, cineasta già noto per aver collaborato egregiamente agli episodi dei collettivi V/H/S (2012), Southbound - Autostrada per l'inferno (2015) e Creepshow (serie televisiva, 2019). 

 

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Talvolta crediamo di aver nostalgia di un luogo lontano, mentre a rigore abbiamo soltanto nostalgia del tempo vissuto in quel luogo quando eravamo più giovani e freschi. Così il tempo ci inganna sotto la maschera dello spazio. Se facciamo il viaggio e andiamo là, ci accorgiamo dell'inganno.” (Arthur Schopenhauer)

 

Trailer 

 

F.P. 27/01/2021 - Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti

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