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Hellraiser IV - La stirpe maledetta

Regia di Alan Smithee (Kevin Yagher) vedi scheda film

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La recensione su Hellraiser IV - La stirpe maledetta

di dr.decker
4 stelle

Un vero colpo al cuore per chi,come il sottoscritto, è un fan di Hellraiser. A parte la qualità scadente del film,salta subito all'occhio un generale senso di incompiutezza della pellicola a causa di una serie di passaggi eccessivamente incongrui. Altra grave pecca è l'assenza di Clive Barker, anche se solo "dietro le quinte" come negli ultimi due film, che infatti pur non essendo all'altezza del capostipite sono comunque dei buoni prodottii. In definitiva un film scadente per chiunque voglia avvicinarlo, e ancora di più per chi già conosce la saga. Non è dato sapere quanto la colpa sia del regista e quanto della produzione...

Sulla trama

Tutta la magnifica ambiguità che permeava i film precedenti (il terzo non troppo a dire il vero) svanisce come neve al sole. Non solo la storia( incentrata sulla genesi del famigerato cubo di Lemarchand) è noiosa e anche piuttosto inutile, ma i personaggi hanno perso tutto il loro charme. Intendiamoci, Bradley è perfetto nel ruolo di Pinhead ma quest'ultimo risulta notevolmente instupidito da una sceneggiatura banale e , a tratti, quasi infantile per un film horror. Quello che è probabilmente il personaggio più interessante dell'ondata del new horror in questo film è un classico cattivo blaterante e un po' stolido come tanti(troppi)altri. I Cenobiti si definivano"esploratori delle più remote zone della conoscenza, angeli per alcuni, demoni per altri", quindi portatori di un etica rovesciata; una sorta di perversi intellettuali che perseguono una loro "aliena" idea di piacere. In questo episodio si parla di conquista del mondo! Pinhead si definisce l'incarnazione del male! Parla a vanvera di continuo. Veramente non ha più molte cose belle da farci vedere... Peccato

Cosa cambierei

Presenza attiva di Clive e niente stravolgimenti dalla produzione. Hellraiser è ambiguità. Levargli questo per alleggerirlo vuol dire farlo diventare qualcos'altro.

Su Doug Bradley

Perfetto nel ruolo di Pinhead. Forse gigioneggia un po' troppo ma è comunque l'unico motivo per cui valga la pena vedere il film. Peccato per il make-up "ingentilito" : infatti i solchi sul viso del famoso cenobita qui sembrano disegnati.

Su Bruce Ramsay

Non ho avuto modo di vedere quest'attore recitare in altri film, ma qui è davvero pessimo. Ha un aria e un modo di fare troppo "regolari" per essere un personaggio di una storia di Clive Barker. Non affascina, non coinvolge. E credo contribuisca anche il pessimo doppiaggio...

Su Alan Smithee (Kevin Yagher)

La regia è confusionaria e televisiva. Non da momenti di vera emozione e il carattere "epico"che voleva suggerire risulta sempre minimizzato se non inesistente

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