Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
All'inizio intrigante, procede fino a metà circa con una discreta suspence ed effetto di straniamento. Alla terza riapertura degli occhi ti viene il sospetto che lo sceneggiatore non sappia bene dove parare. Alla quarta il sospetto diventa una certezza e alla fine il dialogo rivelatore, sul terrazzo del grattacielo, rivela solo un grande senso dell'umorismo involontario. La spiegazione è così arzigogolata che ti viene la nostalgia degli sceneggiatori dei telefilm Ai confini della realtà, che avevavno anche il dono dell'ellissi (vuol dire che certi misteri a volte è meglio non cercare di spiegarli; meglio ancora: la regola di uno sceneggiatore è sapere almeno dove si va a parare).
Che dire? Si vede che potrebbe fare di meglio, e in effetti lo farà con The others. Qui rivela abilità tecnica e discreto senso del ritmo, ma se vengo a sapere che è complice della sceneggiatura lo butto dalla torre, insieme ai personaggi del finale.
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