Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
VOTO : 7+.
Amenabar ha diretto questo bel film, ripreso a piene mani in seguito da Hollywood con il nettamente inferiore “Vanilla Sky”, a venticinque anni, complimenti vivissimi, perché se è vero che una volta i grandi talenti già da giovani età avevano grandi occasioni per mettersi in mostra, è anche vero che questo oggi accade decisamente di rado.
Storia decisamente articolata, ricca di flashback e salti temporali, non nitidissima da seguire, ma ha il grandissimo merito di tenere comunque sempre alta la soglia dell’attenzione.
Questo grazie ad una scrittura coraggiosa, ma nel contempo per nulla sprovveduta, conscia del materiale psicologico ed umano a disposizione.
Così, per una volta, e non accade poi così spesso, le complicazioni dello storyboard non sono pretestuose, ma anzi trovano risalto nella pellicola, regalando momenti di pathos ed affascinando lo spettatore, grazie anche ad un montaggio, per nulla banale, di indubbio interesse.
E Amenabar è anche bravo nelle riprese, e non solo nell’assemblaggio più tecnico, facendo scelte importanti, a partire da quella relativa all’interprete cardine, Penelope Cruz che ci regala in una forma molto convincente, come forse non l’abbiamo più completamente vista..
Ed in alcuni momenti si vola davvero alto, con la fantasia, ma non solo, abbinando cuore, anima e mente.
Decisamente interessante, da non dimenticare, soprattutto perché tantissimi hanno visto il remake, ma solo “pochi” hanno visto questo.
Un consiglio per chi ha commesso questo “errore” … recuperatelo!
VOTO : 7+.
Regia molto convincente, sia dal punto di vista dell'articolata costruzione narrativa, sia per la tecnica cinematografica.
VOTO : 6,5.
Piuttosto bravo.
VOTO : 7.
Splendida, ma soprattutto intensa, fornisce un'ottima interpretazione, forse la sua migliore, sicuramente una tra le sue migliori.
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