Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Quarto film di Chabrol tra ricerca psicologica e ambientale,focus su quattro donne....ingenue e sognatrici.
Quattro commesse cercano di evadere alla loro maniera da una certa quotidianita' mediocre .Ginette (Audran) va alla ricerca di esperienze erotiche,Jane (Lafont) canta al music all,Rita (Saint-Simon) punta sul fidanzato bottegaio e Jaqueline ( Joano) sogna il grande amore.Sono quattro casi di alienazione femminile dentro una societa' volgare e violenta,dove non esistono ideali,perche' tutti destinati a soccombere.Il film e' pieno di moralismo che lascia sgomenti,riscattato da un finale crudele e drammatico,un vero pugno nello stomaco.Puo' sembrare una pellicola leggera,vista tante volte anche sui nostri schermi negli anni del pre-boom e nel dopo-boom e Chabrol e' ancora lontano dai suoi prossimi capolavori,limitandosi a un servizio minuzioso di ricerca psicologica e di ambiente,insomma puo' risultare un tantino superficiale.....ma come ho gia' detto sopra,il finale obbliga a un ripensamento,portando il mio (umile)giudizio alle tre stelle.E' il quarto film del regista francese ed e' in un rigoroso bianco-nero.Consigliato....con tutte le attenuanti del caso......
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta