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La lunga strada del ritorno

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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La recensione su La lunga strada del ritorno

di mm40
6 stelle

Testimonianze di italiani che hanno combattuto, fra il 1940 e il 1945, nella seconda guerra mondiale.

La strada del ritorno fu davvero lunga, per coloro che vennero mandati in guerra, a combattere la seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1945 – e molti di loro, com’è noto, neppure riuscirono a tornare a casa. I racconti di questo documentario sono strazianti, commoventi all’ennesima potenza, ed è a dir poco frastornante osservare oggi come neppure tanto tempo fa – questo film è stato girato nei primi anni Sessanta, a oltre un quindicennio dalla fine del conflitto – la morale comune fosse così differente dalla nostra attuale. Gli italiani del 1962 sono infatti capaci di ricordare l’entrata in guerra come un atto dovuto, l’eroismo come inevitabile, il sacrificio personale come necessario: impossibile spiegare il senso di queste testimonianze agli italiani di oggi, o per lo meno impossibile farlo con parole migliori di queste. Se i racconti di vita vissuta di queste persone comuni non sono più capaci di muovere nulla, di suscitare una minima emozione, è evidente il fallimento dal punto di vista umano della nostra società. D’altro canto, se nulla di simile è più potuto succedere – ragazzi mutilati, ciechi, scomparsi nel nulla, morti – è segno che quell’esperienza nefasta qualcosa di buono ci ha lasciato. Accanto ai racconti in prima persona da parte dei sopravvissuti, Alessandro Blasetti monta qualche breve filmato d’archivio girato sul fronte; bizzarro come proprio il regista avesse veicolato con le sue pellicole la propaganda fascista durante il ventennio. 6/10.

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