Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Un'opera colossale del cinema per i valori poetici, riflessivi, estetici e tecnici. Ludwig è una delle maggiori esperienze spirituali e come sempre anche autobiografiche del grande artista Visconti, è una visione fluviale che non conosce pesantezza, in barba all'opulenza delle scenografie, dei costumi, dei gioielli, e soprattutto alla malattia dello spirito e del corpo di un'anima irrequieta, utopica, superiore, idealistica, ostile alla politica arrivista e gretta e alle inutili guerre, uomo sopraffatto da una morte volontaria nel grembo originario della notte materna, destino quindi di una genìa, appunto, incestuosa e fratricida. Il ritmo del montaggio ha il passo lunghissimo, perfettamente controllato dalla passione immedesimata del regista e del grandioso Helmut Berger, circondati da troupe e cast assolutamente all'altezza, in una emozione che non abbandona.
Ovviamente è d'obbligo la versione integrale restaurata, pena il senso di tutto.
Robert Schumann, Richard Wagner (nume della vicenda), Jacques Offenbach.
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