Regia di Aaron Sorkin vedi scheda film
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Mio figlio odia la cipolla. Se mangia una pietanza che la contiene, anche in piccola quantità, si blocca e non c'è modo di farlo continuare.
A me succede una cosa simile con Steven Spielberg. E' la mia cipolla cinematografica.
Guardavo questo film che ho aspettato a lungo con ansia, e all'improvviso, ho avvertito puzza di spielberg. Apparentemente non c'entra, la regia è di Aaron Sorkin, la sceneggiatura anche...ma quel retrogusto era inequivocabile. Approfondisco...ed eccolo là! Il film è stata una idea sua , è stato cipollone Spielberg a stendere una prima sceneggiatura, poi lo ha seguito come produttore, lo ha lasciato per il resto a Sorkin...ma è rimasto a dare consigli, fa parte dell'impasto insomma. Da qui quel vago sapore comune a tutti i suoi film, minestroni melensi dai quali ogni tanto salta fuori uno squalo, ogni tanto un dinosauro, un extraterrestre, un lager o un soldato americano...
E anche questo film non fa eccezione, avoglia a prendere personaggi straordinari interpretati da attori straordinari, poi li trasformi e li banalizzi, come sempre e perfino Bobby Seale, Abbie Hoffman e il celeberrimo avvocato Kunstler diventano personaggi senza spessore, senza cultura, con qualche battutina facile e arguta ma nulla di più. Cos'è stato il 68? Cos'è stata la protesta di Chicago? Nulla di che, solo un'occasione per fare un bel film alla cipoll...volevo dire alla Spielberg.
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