Regia di Terence Fisher vedi scheda film
La licantropia è un implacabile condanna.Specie quando c'è l'amore.Terence Fisher ha portato al cinema praticamente tutta l'iconografia mostruosa dell'immaginario collettivo.L'uomo lupo non poteva sfuggire.La materia narrativa si presta poco ad interpretazioni originali ma Fisher si dimostra ancora una volta regista con quoziente intellettivo superiore e col suo mestiere riesce a risollevare le sorti di uno script sicuramente non memorabile.Si cita Cocteau,Oliver Reed col suo sguardo da tenebroso è un licantropo sanguigno e tormentato,la sua trasformazione anche se a molti spettatori di oggi parrà dozzinale,è memorabile.Non computer grafica ma capacità di suggestione,di evocare .Questo è un prodotto Hammer che ne rispetta alla perfezione tutte le coordinate stilistiche eppure è sempre un bel vedere.Colori caldi ,squillanti.Esterni che hanno l'aria di essere finti,ricostruiti in studio eppure sono sempre così piacevoli da visitare con lo sguardo mentre si vede il film.Le scenografie pur se scarne hanno il loro fascino e di sangue se ne vede copiosamente-Di un rosso così brillante che raramente si è visto.Il cast di supporto è adeguato,il finale appartiene più al genere del melodramma amoroso che all'horror.....
non male
ok
intenso e tromentato
bravo...
regista di quoziente intellettivo superiore che riscatta con grandi invenzioni una materia trita
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