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Strange But True

Regia di Rowan Athale vedi scheda film

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La recensione su Strange But True

di Furetto60
6 stelle

Discreto thriller,ispirato all'omonimo romanzo di John Searles. Patisce alcune ingenuità narrative.

 La più classica delle situazioni, il più tragico dei destini. Ronnie e Melissa sono giovani, belli e innamorati,dopo il tipico ballo di fine anno, tutto americano, trascorrono una notte romantica e di sballo, durante il tragitto in seguito ad un atto di stupida incoscienza, il ragazzo muore.Melissa sembra impazzire dal dolore, e neppure i genitori e il fratello riescono a farsene una ragione. Sono trascorsi cinque anni dall’incidente, Melissa non si è mai perdonata di non aver impedito, quello stupido gesto in cui ha perso la vita l’amato Ronnie. Nella piccola città nella parte settentrionale dello stato di New York, dove sono cresciuti, suo fratello Philip si sta rimettendo in seguito a una frattura alla gamba, che scopriremo più avanti, si è procurato in seguito ad un atto di autolesionismo suicida. Vive ancora con la loro madre Charlene, nonostante il loro sia un rapporto burrascoso.
Charlene, che ha lasciato il lavoro alla biblioteca locale, dopo la morte di suo figlio, è divorziata dal padre di Ronnie, 
Richard un chirurgo che si è ricostruito una nuova vita in Florida sposando un’altra donna. Un giorno, a casa di Philip e Charlene, si presenta Melissa incinta di quasi nove mesi, convinta di portare in grembo il figlio di Ronnie, convinzione che si è rinforzata dopo che ha consultato una medium. Ha fatto l’amore con un solo uomo nella sua vita e quello era Ronnie, per lei, questa è l'unica spiegazione. Prima indignati, poi sconcertati dal racconto, suo fratello minore, sua madre e per finire anche suo padre, sono costretti in qualche modo ad affrontare la misteriosa gravidanza, Charlene arriva a consultare libri di medicina, indagando se sia possibile trovare una spiegazione “scientifica”

Melissa ha rotto con la famiglia d’origine e vive sola, ma confortata e sostenuta da una coppia di anziani proprietari di un drugstore, dove lei stessa lavora come commessa. Nell’arco di questi cinque anni l’hanno trattata come una figlia, quella che loro non sono mai riusciti ad avere. Cosi mentre gli abitanti della piccola città malignano, loro aspettano con trepidazione che Melissa partorisca. L’elaborazione del lutto è un processo psicologico del tutto soggettivo. C'è chi si chiude nel proprio struggimento, chi volta pagina per dimenticare, chi si butta a capofitto nel lavoro, chi prede la testa. Il film di Rowan Athale fa della perdita e dei diversi modi di reagire a quella perdita, il suo asse portante. Mentre il padre di famiglia Richard, il più equilibrato si è rifatto una vita, la sua ex moglie ce l’ha col mondo intero e  Philip il fratello di Ronnie vissuto troppo a lungo nella sua ombra, non è mai riuscito a emanciparsi e di fatto la sua vita è un fallimento. Ed è proprio in questi modi così diversi di reagire al lutto che Strange But True trova “humus” per il suo dramma familiare dalla vocazione corale, mettendo lo spettatore  di fronte a diversi sbocchi, riuscendo in parte a sorprendere, con un discreto colpo di scena finale, che ricompone tutti i pezzi del mosaico, disseminati lungo il film. Ispirato all'omonimo romanzo di John Searles.Il film di Athale parte da un mistero, si sviluppa in modo profondamente drammatico, sembra poi prendere una deriva soprannaturale, ma infine tra flashback sempre più illuminanti e segreti soffocati a lungo, ma poi finalmente rivelati,” Strange But True”  vira decisamente verso il thriller. C'è una vecchia regola, non scritta, del girare cinema del mistero, che consiglia, per creare il giusto “climax” di non  spiegare mai, ma lasciare intendere. Una regola che Strange But True disattende spesso, imbottito com'è, di dialoghi esplicativi, che si soffermano a descrivere le motivazioni dietro i gesti. Un vero peccato, perché senza queste ridondanze, questo thriller avrebbe avuto  le carte in regola per piacere. Buona anche la prova degli attori

 

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