Trama
Si dice che non si possa mai sfuggire all'amore di una madre. Per Chloe ciò è più che vero e rappresenta non un conforto ma una minaccia. Nel rapporto che ha con la madre Diane c'è qualcosa di insano e persino sinistro. Diane l'ha cresciuta in totale isolamento, controllando ogni sua mossa e celando molte cose. Ma per Chloe è arrivato il momento di scoprire quali segreti vi siano dietro e di scappare quando la situazione diviene pericolosa.
Approfondimento
RUN: IN FUGA DA UNA MADRE CHE TI AMA TROPPO
Diretto da Aneesh Chaganty e sceneggiato dallo stesso con Sev Ohanian, Run racconta la storia di un'adolescente la cui vita viene sconvolta dopo aver scoperto quale oscuro segreto celi sua madre. Dicono che non c'è niente di più forte dell'amore di una madre ma per l'adolescente Chloe la frase suona più come un monito che come una certezza d'amore. C'è da sempre qualcosa che non va nel rapporto che ha con la madre Diane, un rapporto quasi innaturale e persino un po' inquietante. Diane ha cresciuto la figlia da sola, isolandola dal resto del mondo e controllandola ogni sua mossa sin da quando è venuta al mondo. Mentre si avvicina il momento di andare al college, Chloe scopre alcuni segreti difficili da assimilare e comprendere che metteranno a repentaglio la sua stessa esistenza.
Con la direzione della fotografia di Hillary Spera, le scenografie di Jean-Andre Carriere, i costumi di Heather Neale e le musiche di Torin Borrowdale, Run è un thriller psicologico che analizza cosa succede quando una madre ama fin troppo i propri figli. "Ho raccolto il testimone da Alfred Hitchcock", ha dichiarato Chaganty, "e ho voluto dare una svolta moderna e diversa allo stile del leggendario regista per creare un'atmosfera opprimente e paranoica, foriera di un finale inaspettato. Ho usato Run per affrontare questioni universali come le relazioni tra figli adolescenti e genitori e il caos che pervade tutti gli aspetti della vita quotidiana. Per me il film è un atto d'amore all'epoca d'oro di Hollywood con al centro una madre e una figlia che scoprono di non conoscersi così bene come pensavano".
"Le origini di Run risiedono in Searching, il mio precedente film", ha proseguito Chaganty. "In quel film, un padre usa la tecnologia per cercare la figlia scomparsa attraverso vari schermi digitali, che mi hanno permesso di giocare con la forma. Per Run ho voluto invece cimentarmi con qualcosa di più tradizionale dal punto della forma ma ho voluto alzare l'asticella del contenuto per mantenere alta tensione: ironicamente, giocando sulla differenza tra le due opere, in una delle scene Chloe cerca qualcosa su internet ma rimane senza rete"
Il cast
A dirigere Run è Aneesh Chaganty, regista e sceneggiatore di origine indiana. Al suo secondo lungometraggio, Chaganty è divenuto particolarmente noto grazie a uno spot per Google Glass chiamato Seeds, che in mano di ventiquattrore ha richiamato su YouTube oltre un milione di visualizzazioni. In seguito al successo… Vedi tutto
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Commenti (11) vedi tutti
Carino, ma non mi hanno convinto né il -superfluo- segreto della madre, né la scena finale. 6 meno.
commento di California Mountain Snakemadre troppo odiosa per i miei gusti.
commento di gherritUn Thriller che,lasciando stare i primi 3' risulta a carattere forte ben Interpretato specialmente dalla giovane Protagonista,il tutto non scema mai d'interesse e anche il finale ribalta giustamente quello che è accaduto.voto.6.5.
commento di chribio1Filmetto di serie B, dalla trama poco originale, ma almeno non annoia.
commento di gruvierazNon male, visto che un buon finale dà "respiro" alla insistita claustrofobicità del film, che alla fine rischiava di stancare. Un altro merito (non da poco) é la durata: perfetta. Voto: 6.
commento di Roberto MorottiDiscreto thriller in cui spicca l'ottima prova della protagonista Kiara Allen.
commento di franconoceBellino 6+
commento di Arch_StantonGuardabile. I personaggi sono ben strutturati all'inizio, il finale è frettoloso. Ma ci si gode ogni momento. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975Non un drammatico ma un giallo in piena regola dove la tensione inizia dopo un quarto d'ora e dura ininterrotta fino all'epilogo. Tutto giocato tra madre e figlia delle quali non si conosce null'altro che il loro rapporto. Discreto.
commento di bombo1Un "Misery non deve morire" annacquato.. la tensione c'è, la regia anche e le due protagoniste sono decisamente in parte. Ma...c'è qualcosa che alla fine non mi convince. Sufficienza stiracchiata
commento di darkhorizonThriller psicologico ad altissima tensione.
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