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Le ragazze di Wall Street

Regia di Lorene Scafaria vedi scheda film

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La recensione su Le ragazze di Wall Street

di supadany
5 stelle

Festa del Cinema di Roma 2019 – Selezione ufficiale.

Chi dalla vita ha avuto tutto - almeno rimanendo nel campo delle esigenze primarie - non sa cosa voglia dire lottare con il coltello tra i denti per la conquista di ogni singolo metro o, peggio ancora, per non finire risucchiati in un vortice impietoso, fatto di privazioni e miseria.

È una condizione di svantaggio che, alla lunga, spinge a infrangere le regole. Niente di poi troppo diverso da quanto facciano gli squali della finanza, con però una sostanziale differenza piazzata a valle: i pesci piccoli finiscono più facilmente impigliati nella rete.

La vita di Destiny (Constance Wu), una spogliarellista di bassa lega, cambia radicalmente quando stringe amicizia con Ramona (Jennifer Lopez), la stella del locale in cui presta servizio. Da lei apprenda le tattiche per conquistare il pubblico maschile, identificando la clientela più facoltosa, così da incrementare le entrate.

In seguito alla crisi economica del 2008, dovranno escogitare sistemi alternativi per rimanere a galla.

Così, insieme ad altre ballerine - tra cui Annabelle (Lili Reinhart) e Mercedes (Keke Palmer) - seducono e drogano i loro clienti, in modo tale da svuotare le loro carte di credito, contando sul loro successivo silenzio per farla franca.

La situazione sfuggirà al loro controllo.

 

Lili Reinhart, Constance Wu, Jennifer Lopez, Keke Palmer

Le ragazze di Wall Street (2019): Lili Reinhart, Constance Wu, Jennifer Lopez, Keke Palmer

 

Le ragazze di Wall Street è l’ennesimo film che, ispirandosi a fatti realmente accaduti, prende il via – almeno nella sua centralità – dalla crisi economica del 2008 che, soprattutto negli Stati Uniti, ha travolto ogni cosa, partendo dall’alto per poi scendere ai piani più bassi provocando più danni della grandine.

Quindi, se la contingenza fotografata è circostanziata, lo scenario è assolutamente comune. Così, il film diretto da Lorene Scafaria (Cercasi amore per la fine del mondo) si sintonizza su una classe sociale bassa, senza chance di risalire la china tramite mezzi ordinari (Ramona sogna, invano, di commercializzare una linea di vestiti), che deve dimenticare di avere un cuore, perché le priorità sono altre e non rinnegabili.

Contestualmente, l’ambiente scelto trasmette - soprattutto indirettamente (chi mercifica ogni cosa senza alcun rispetto, chi manda in rovina tutto ciò che possiede per un vizio) – un dilagante vuoto pneumatico, aggiungendo un po’ di quella trasgressività che il pubblico anela senza urlarlo ai quattro venti. In tal senso, non aspettatevi granché, dato che la produzione è stata certosina nell’avvicinare i limiti senza oltrepassarli, per non incorrere in particolari divieti. Ciò nonostante, Jennifer Lopez ha a disposizione la performance per dimostrare che non tutti invecchiano allo stesso modo (ha compiuto cinquant’anni lo scorso 24 luglio) e che il suo corpo, soprattutto quando sente e segue la musica, è ancora poesia.

Andando oltre questo aspetto estetico, che si esaurisce precocemente, grazie a un’evidente sicumera, Jennifer Lopez è il vero motore del film, spalleggiata da Constance Wu, che chiaramente aggiunge additivi diversi, così da costituire le basi per proporre una versione sul tema della solidarietà femminile.

 

Jennifer Lopez, Constance Wu

Le ragazze di Wall Street (2019): Jennifer Lopez, Constance Wu

 

Più in generale, Le ragazze di Wall Street è ancorato in un’esposizione popolare e calligrafica nella raffigurazione di un cambio d’epoca, che ottiene ciò che vuole senza troppi giri di parole. Una metrica piana, con riempitivi francamente risibili (tra i vari, una fugace ospitata di Usher) e una punteggiatura inserita solo saltuariamente, per un film dal pragmatismo sufficiente per aprire a chiunque la sua lunghezza d’onda, tra regole di vita da strada, la ricerca dell’indipendenza e quelle scorciatoie che - pur essendo illegali, spregiudicate e imprudenti - vengono considerate accettabili, un male minore.   

Schietto e parzialmente insipido.

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