Regia di Leo Muscato vedi scheda film
Due fratelli delle Murge pugliesi, entrambi perennemente in bolletta. Vincenzo (Cipriani) è un gran lavoratore con un cuore grande e una generosità sconfinata. Suo fratello Sabino (Venitucci) gestisce un chiosco di fiori, ha una moglie (Putigliano) con parecchi venerdì in disordine, un figlio sovrappeso che ama la danza e una notevole inclinazione a mettersi nei guai. Finisce così che, per arrotondare, comincia a vendere veleni chimici di contrabbando. Quegli stessi veleni che rendono sterile Vincenzo, che vorrebbe tanto dare un figlio all’amatissima moglie (Ozdogan), vendendosi anche il sangue pur di poter fare una cura costosissima che renda un po’ più vivaci i suoi spermatozoi. Per lui si apparecchia una soluzione imprevista.
Girato con attori poco noti (Venitucci era stato il protagonista di opere semisconosciute come Istmo e Rocco Tiene Tu Nombre) e tratto da un romanzo di Michele Santeramo, La rivincita è un piccolo film che si muove tra commedia e melodramma, con un occhio vigile sui problemi della disoccupazione e della gestione del quotidiano. Un’opera prima che merita per lo sguardo empatico che riesce a gettare su questo inedito quadro familiare.
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