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La commissaria

Regia di Aleksandr Askoldov vedi scheda film

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La recensione su La commissaria

di teaestefano
8 stelle

E' un bel film, che io ho avuto la fortuna di vedere in Germania, dove ha avuto una limitata circolazione in videocassetta (aspettiamo ora il DVD). In Italia credo lo abbiano visto solo pochissimi privilegiati. Sinceramente non credo che il regime ne abbia impedito la distribuzione a causa dei riferimenti alla questione ebraica (sì, forse anche), perchè quello che gli bruciò di più fu certamente la rappresentazione della rivoluzione e dei rivoluzionari. L'ideologia comunista viene presentata come disumanizzante e i rivoluzionari come dei robot senza cuore che eseguono un copione che prevede la violenza in vista di un illusorio bene futuro. La protagonista, disumanizzata dalla rivoluzione (a causa della quale ha rinunciatò alla sua umanità e femminilità) viene scossa da quella maternità imprevista e indesiderata, che però decide di portare a termine. Sarà proprio questa maternità che le risveglierà il cuore. Il contrasto con la gelida ideologia che aveva portato avanti è lampante e a netto sfavore di questa.
Certo, il regime mise i sigilli alla cinepresa di Askoldov e il film sotto chiave, ma non penso che il regista si sia pentito di averlo girato. Neppure io lo biasimo: ne è valsa certo la pena.
Una bella scena: il soldato a cavallo che passa tra le vie deserte, in un'atmosfera rarefatta dove si sente solo il rumore degli zoccoli sul selciato.

Su Aleksandr Askoldov

Askoldov ha preso qualcosa da Tarkovskij. Tuttavia non scopiazza ma lo rielabora in modo originale e sincero.

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Ultimi commenti

  1. mck
    di mck

    Finì a fare per un bel po' il carpentiere nel Tatarstan (ch'è un po' come il Molise, immagino). Ma no, non credo se ne sia pentito. Tant'è che vent'anni dopo provò a farlo ridistribuire: con l'unico risultato di farsi espellere per una seconda volta dal Partito. Chruscev e Breznev erano morti e sepolti, ma l'Impero dei Soviet no. Elem Klimov un anno dopo, nel 1987, al Festival di Mosca dichiara che tutti i film proibiti dalla censura erano stati finalmente distribuiti. Al che Askol'dov si alza e gli dice, più o meno, ma che cazzo stai a di'. Gabriel Garcia Marquez, presidente della giuria, chiede a Gorbaciov di poterlo visionare. (Anche) Il resto è Storia.

    Il film è tratto da un racconto giovanile di Vasilij Grossman - scrittore russo? ucraino? ebreo?
    Scrittore.

    "Siamo venuti per vedere un film su una commissaria, non su una famiglia ebrea." - Leonid Trauberg (ebreo "russificato")

    Bibliografia: Alessio Scarlato, Fata Morgana n. 43, aprile 2021.
    https://www.academia.edu/61406111/La_Rivoluzione_incontra_una_famiglia_ebrea_La_Commissaria_di_Askoldov_in_FATA_MORGANA_n_43_Luigi_Pellegrini

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