Regia di Dario Argento vedi scheda film
Stilisticamente è magistrale. Montaggio, inquadrature, movimenti di macchina sono di una modernità espressiva indiscutibile, anche perchè mi pare che tengano in grande considerazione la lezione dei formalisti russi (ma è solo un'impressione: sinceramente non ho idea di quali fossero i modelli di Argento). La vicenda assembla sonnambulismo, necrofilia, telepatia, entomologia, giù fino all'abisso del truculento più insensato. Fino a 20 minuti dalla fine, il film riesce ad avere una sua "credibilità" (purchè si accettino ovviamente le "logiche" del paranormale e del visionario) e anche qualche ambizione vagamente pan-teistica per cui la divinità albergherebbe diffusa in tutte le creature (umani, bestie, insetti, fronde di alberi, vento, monti, laghi etc...); poi c'è lo showdown finale, che sconfina nel ridicolo! Ma è il bello di Argento: prendere o lasciare. Se si accettano le regole del gioco (il piacere fine a se stesso della suspence, generato da un'assoluta padronanza del mezzo), "Phenomena" è un horror godibilissimo. Come certi film di De Palma. Anzi, forse meglio. Oltretutto penso che questo film degli anni 80 sia anche migliore e più fluido di certe acclamate opere argentiane dei primi anni 70. Sicuramente, è uno di quegli horror capaci di rimanere impressi nell'immaginario collettivo, grazie anche ad un'indimenticabile e bravissima J.Connelly.
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