Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
La storia d’amore fra Alberto e Maria sarebbe perfetta, con la benedizione del benestante padre di lei; purtroppo però non va giù a Carmelo, un altro pretendente della ragazza, nonché noto malfattore.
Sergio Corbucci, noto per i suoi spaghetti western e per qualche titolo comico, cominciò in effetti la sua carriera registica giovanissimo – intorno ai 25 anni – licenziando a raffica una buona serie di melodrammi come questo Suonno d’ammore. Già il titolo, tratto da una canzone napoletana, spiega parecchio: siamo di fronte a una commedia romantica farcita di canzonette, con qualche scenetta leggera a fare da contorno alla classica storia d’amore contrastata che, immancabilmente, attraversa mille ostacoli per realizzarsi concretamente. La sceneggiatura, non un parto di notevole originalità insomma, è di Nando Barbieri e di Bruno Paolinelli; Achille Togliani e Bianca Maria Fusari sono i due interpreti centrali, accanto ai quali si trovano Paul Muller, Carlo Tamberlani, Giacomo Furia, Carla Calò, Ignazio Balsamo, Wilma Viani e altri ancora. Carla Boni presta la sua voce per alcuni brani contenuti nel film; anche Togliani naturalmente si occupa di svariate scenette canore. I toni sono leggerissimi, al limite dell’inconsistenza; lavoro alimentare e destinato alla fruizione qui-e-ora, oggi Suonno d’ammore può essere visto con una certa nostalgia per un cinema italiano ormai scomparso da tempo, che poteva permettersi certe produzioni ‘minori’ (quantomeno per budget e tempi di lavorazione) ben cosciente di andare comunque incontro a un pubblico e, magari, anche a un successo superiore alle aspettative. 2,5/10.
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