Regia di Lucio De Caro vedi scheda film
La cosa più apprezzabile del lavoro è il cast: Franca Valeri e Walter Chiari assieme, sia pure nel 1976, sono una garanzia, mentre i giovani Teocoli, Boldi e Smaila riempiono la scena quanto basta per un paio di risate facilotte. La produzione non è nemmeno malaccio, ma la sceneggiatura (dello stesso regista, tratta da un romanzo di Donald Westlake) è poca roba, impostata su stereotipi della commedia e priva di particolare fantasia. Quantomeno è bandita la volgarità (anche se la demenzialità, con Boldi soprattutto, non manca), dettaglio non irrilevante visto ciò che ormai era diventato in quegli anni il cinema italiano; peccato che De Caro non abbia potuto lasciarci che poche prove registiche. Musiche di Jannacci. Insufficienza lievissima. Titolo alternativo: Cinque furbastri e un furbacchione.
Una sgangherata banda di rapitori improvvisati preleva un ragazzino di ricca famiglia; il piccoletto simpatizza subito con loro e cerca persino di aiutarli nel crimine. Ma, una volta pagato il riscatto, si rivela il più furbo di tutti, sia del padre che degli stessi rapitori.
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