Milano. Fernando - il figlio di Ugo Piazza - è un brillante penalista cresciuto da sua madre Nelly con l'intento di farne un uomo diverso da suo padre. Ma se in città scompaiono 100 milioni di euro con una truffa telematica e se il principale indiziato è proprio un cliente dell'avvocato Fernando Piazza, quel cognome non può non avere un peso e portare a un naturale collegamento. Soprattutto se la società truffata è solo una copertura e, chi c'è dietro, è una delle più potenti organizzazioni criminali del pianeta; la 'ndrangheta. Milano, Calabria, Francoforte, Mosca e Anversa sono solo alcune caselle dello scacchiere su cui Fernando è costretto a giocare la partita per la propria vita, una partita a tutto campo, impegnativa come il nemico che si trova a fronteggiare. Sarà supportato da Maia Corapi, una donna con il destino segnato sin da quando è nata. La sua "gabbia" gli scorre nelle vene dal momento che è la nipote prediletta di Don Mimmo, il boss. Ha studiato legge all'estero, ha lasciato il ragazzo che amava e sposato un altro uomo per preciso volere di suo zio. Ora che Don Mimmo vive come un topo la sua latitanza - e suo marito è in galera - controlla gli interessi della famiglia da uno studio legale del centro di Milano. È bella, ricca, potente: ma non può decidere nulla della sua vita: non l'ha mai potuto fare. Anche quando Fernando andrà a bussare alla sua porta chiedendo aiuto, non sarà lei a decidere. Lo aiuterà a trovare una soluzione al suo problema, ma ancora una volta in nome dei "Corapi". Don Mimmo ha infatti un debito d'onore con Rocco: quando era recluso a San Vittore gli ha salvato la vita e ora il boss vuole restituire il favore. Ma durante il loro viaggio saranno osteggiati anche da un poliziotto, Valerio: è lui a muovere le fila di tutto ciò che accade.
Note
Ideale seguito di Milano calibro 9 (1972) di Fernando Di Leo, il film si propone di tracciare un ponte ideale tra il celebre racconto di Di Leo sulla malavita organizzata di fine anni Settanta e il contesto criminale della 'ndrangheta del Duemila.
Ci vuole coraggio per riprendere le file con un classico del noir italiano come "Milano calibro 9". E Toni D'Angelo dimostra di averne, cimentandosi in un genere troppo legato agli anni 70 per non rischiare di uscirne male. La cosa migliore di "Calibro 9" è appunto la costruzione di certe atmosfere criminali. Ma il taglio risulta spesso televisivo.
Ben fatto, ma i protagonisti non erano molto convinti di recitare in questo film, che poteva essere un'apertura di genere innovativa; gli unici che, per quello che han potuto, visto le poche parti assegnategli, hanno tenuto le fila sono stati Placido e Reconti.
Un poliziescone ben fatto con tutti gli elementi del genere, omicidi, inseguimenti, yuppi rampanti, donne fatali e gli immancabili ferocissimi n'dranghetisti calabresi, qui addirittura in trasferta all'estero, così giusto per mantenere alta la reputazione del Bel Paese. Fa piacere rivedere Barbara Bouchet un'icona del nostro cinema anni 60-70-80.
Ideale seguito di "Milano Calibro 9" dove il figlio di Ugo Piazza (Moschin) cioe' Fernando (Marco Bocci) gestisce male i soldi,tra transazioni bancarie sbagliate e dirottate all'estero tra Anversa e quant'altro fino alla Calabria stessa ,provocando una guerra tra gang rivali senza esclusioni di sorta,tra violenza e sangue che scorre.Intorno a Bocci si muovono l'avvocatessa Ksenia Rappoport e il… leggi tutto
TORINO FILM FESTIVAL 38 – FUORI CONCORSO
Ugo Piazza, indimenticato glaciale protagonista di Milano calibro 9 di Fernando Di Leo, ci ha lasciato nel 1972, ma proprio in quell'anno, dalla relazione di costui con la bellissima spogliarellista Nelly, è nato Fernando (Marco Bocci), che ora ritroviamo come avvocato di successo, baciato da fortuna e da un talento che gli… leggi tutto
Tardivo sequel del capolavoro Milano Calibro 9, da cui si riprendono scene, foto (aleggia lo spettro di Gastone Moschin) e persino parte della colonna sonora di Bacalov. L'intenzione è quella di proporre un prodotto ambizioso. La sceneggiatura è sviluppata su capitoli ben distinti, tesi a sottolineare l'internazionalità della ndrangheta, che rimandano a una struttura tipica…
Fernando Piazza è un avvocato di Milano, dedito alla bella vita ed ad operazioni finanziarie spregiudicate. Ha un cognome di rilievo nella mala. E' infatti il figlio di Ugo, un malvivente di spessore ucciso negli anni '70. Ritenuto responsabile dell'appropriazione, con metodi telematici, di una grossa somma di denaro della malavita organizzata calabrese, è fatto oggetto da parte di…
Cento milioni di euro spariscono nel nulla: la 'ndrangheta, che amministrava quella somma, si scaglia su Fernando Piazza, avvocato del suo prestanome titolare del conto svuotato. Figlio di un noto criminale, Piazza in realtà ha sempre rinnegato il padre e non ha nulla a che fare con il fatto; dimostrarlo ai suo aguzzini però sarà impossibile, percui tanto vale scappare o…
Impressionante
Toni D'Angelo che dopo aver diretto l'ottimo "Falchi", omaggia il noir italiano portando sullo schermo il sequel di "Milano Calibro 9" di Fernando Di Leo. Inutile fare paragoni, ma questo film non ha nulla da invidiare al prequel. Certo intoccabile, ma decisamente differente. E' un film a se che parte da ciò che di Milano Calibro 9 era rimasto in vita. niente di…
Ideale seguito di "Milano Calibro 9" dove il figlio di Ugo Piazza (Moschin) cioe' Fernando (Marco Bocci) gestisce male i soldi,tra transazioni bancarie sbagliate e dirottate all'estero tra Anversa e quant'altro fino alla Calabria stessa ,provocando una guerra tra gang rivali senza esclusioni di sorta,tra violenza e sangue che scorre.Intorno a Bocci si muovono l'avvocatessa Ksenia Rappoport e il…
Ai puristi non piacerà. Ma è un gran bel film di un regista consapevole. Poi non lamentiamoci che non si fa il cinema di genere in Italia. Opera che si pone rispettosa nei confronti di Milano Calibro 9 e va visto senza paragonarlo al film di Di Leo. Cambiano i tempi, i modi di delinquere ma non cambia il potere di certe associazioni criminale. Un film per non annoiarsi e divertire…
Mentre i cinema di mezzo mondo continuano ad avere le porte chiuse, il Cinema ha dato il via alla sua stagione dei premi e dei festival del 2021. Ha aperto, come al solito, i battenti il Sundance Film Festival per…
Si è conclusa sabato scorso, 28 novembre 2020, l'edizione numero 38 del TORINO FILM FESTIVAL. Una rassegna che da ormai quasi un decennio favoriva… segue
TORINO FILM FESTIVAL 38 – FUORI CONCORSO
Ugo Piazza, indimenticato glaciale protagonista di Milano calibro 9 di Fernando Di Leo, ci ha lasciato nel 1972, ma proprio in quell'anno, dalla relazione di costui con la bellissima spogliarellista Nelly, è nato Fernando (Marco Bocci), che ora ritroviamo come avvocato di successo, baciato da fortuna e da un talento che gli…
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Commenti (8) vedi tutti
Pessimo
commento di MagicTragicCambiato canale dopo cinque minuti.
commento di corradopCi vuole coraggio per riprendere le file con un classico del noir italiano come "Milano calibro 9". E Toni D'Angelo dimostra di averne, cimentandosi in un genere troppo legato agli anni 70 per non rischiare di uscirne male. La cosa migliore di "Calibro 9" è appunto la costruzione di certe atmosfere criminali. Ma il taglio risulta spesso televisivo.
commento di Peppe ComuneBen fatto, ma i protagonisti non erano molto convinti di recitare in questo film, che poteva essere un'apertura di genere innovativa; gli unici che, per quello che han potuto, visto le poche parti assegnategli, hanno tenuto le fila sono stati Placido e Reconti.
commento di GabryLedUn poliziescone ben fatto con tutti gli elementi del genere, omicidi, inseguimenti, yuppi rampanti, donne fatali e gli immancabili ferocissimi n'dranghetisti calabresi, qui addirittura in trasferta all'estero, così giusto per mantenere alta la reputazione del Bel Paese. Fa piacere rivedere Barbara Bouchet un'icona del nostro cinema anni 60-70-80.
commento di bombo1veramente impressionante la qualità tecnica del regista. qualche buco di scrittura qua e la ma il film non sfigura affatto
leggi la recensione completa di ilkappelloUn sequel che omaggia molto bene a "Milano Calibro 9" di Fernando Di Leo.
leggi la recensione completa di ezioAi puristi non piacerà
leggi la recensione completa di Aaaasaaa