Ray, la moglie e la figlia si fermano durante un viaggio in un'area di sosta dell'autostrada. Qui la figlia cade e si rompe un braccio, necessitando di essere portata in ospedale. Dopo uno scontro al triage, Ray riesce a entrare in contatto con il medico, che ordina una risonanza magnetica. Esausto, in attesa che moglie e figlia tornino dal piano inferiore, Ray si addormenta su una sedia. Al risveglio, nessuno sembra però aver mai visto prima la sua famiglia.
Inizia con la solita moglie rompic..., figlia insopportabile e marito coi sensi di colpa, ma poi... wow. Grazie ad un buon montaggio ed a indizi sparsi con intelligenza, il film rimane sempre in bilico fino alla fine. Bello. Voto 7.
Più che un thriller pesantemente penalizzato da una lentezza grava, è un drammone psicologico con qualche colpo di scena nel finale. Tutta la messa in scena è di bassa qualità, come un film TV; non c'è nulla di cinematografico. Mi ha annoiato dall'inizio alla fine. Altamente sconsigliato. Voto: 4
Prima di vedere il film ho letto il riassunto. Quando nella visione sono arrivata al minuto 8 (il protagonista alla cassa del PitStop con primo piano sui suoi acquisti) ho capito dove si andava a parare e ho sperato in una soluzione meno banale. Invece purtroppo ci ho preso. Per un thriller la prevedibilità è un peccato mortale.
Ti incolla alla poltrona fin dall'inizio, congeniato bene nelle riprese, nella musica, nel montaggio; l'incedere della trama, semplice nella sua linearità, ma non per questo scarsa, fa scorrere la vicenda alla ricerca della verità, accompagnandoti
Film giudicato scarso dalla critica, ma che non ha niente in meno di Strade Perdute o Shutter Island.
Thriller psicologico dalla costruzione piuttosto convenzionale e un po' prevedibile, che tuttavia riesce a tenere incollati alla poltrona fino alla fine, grazie alla convincente prova del protagonista e ad alcuni risvolti finali ben inseriti.
L'ambiguità di fondo tra malattia mentale e paranoia del complotto è il fulcro di un film privo di originalità, dove l'ipotesi più convenzionale sembra di gran lunga anche la più avvincente.
Un thriller intrigante che si lascia guardare fino alla fine,dove cerca di dare delle spiegazioni plausibili a ciò che il protagonista guarda,ma soprattutto ciò che "vuole" guardare.
Bell'esempio di thriller psicologico che si deverte ad imboccare strade asfaltate per poi sterzare improvvisamente su sentieri sterrati e viceversa, spiazzando lo spettatore e sottraendogli le proprie certezze.
Nella storia di Ray (Sam Worthington), padre di famiglia alla ricerca di moglie e figlia scomparse all'interno di un ospedale, si cela un cinema che utilizza espedienti noti e forse… leggi tutto
Come sempre: il piatto sprofondo U.S.A. (Nebraska, Kansas, Oklahoma, Missouri, Kentucky, Tennessee, il Bilancere del Veneto, l'Agro Pontino, il Tavoliere delle Puglie...), che si estende come sempre sino alla curva dell'orizzonte da un lato e dall'altro della carreggiata d'asfalto come sempre ripresa con drone/elicottero a 45° o a piombo, a fare come sempre da… leggi tutto
Ad usare i colpi di scena bisogna esser capaci. Sennò il rischio è quello d’incorrere in quella peculiarissima condizione, meglio sindrome, che potremmo definire “shyamalanitica”, che inevitabilmente conduce ad una quasi totale elusione degli aspetti di coerenza interna della trama, che finiscono sacrificati per l’appunto sull’altare del coup de… leggi tutto
In viaggio verso casa dei suoceri per festeggiare la festa del ringraziamento, Ray, insieme alla moglie Joanne e alla piccola figlia Peri, si fermano ad un’area di sosta dell'autostrada; Peri rimane vittima di un infortunio che costringe la famigliola ad una deviazione all’ospedale. Dopo l’accettazione, in attesa dei controlli relativi, Ray si addormenta in sala d’attesa…
Le ultime visioni del 2022...
Nota: Serie TV concluse:
- 3a After Life;
- 1a Dahmer - Mostro: La Storia di Jeffrey Dahmer;
- 1a Oats Studios;
- 1a The Watcher;
- 5a Better Call Saul.
Ad usare i colpi di scena bisogna esser capaci. Sennò il rischio è quello d’incorrere in quella peculiarissima condizione, meglio sindrome, che potremmo definire “shyamalanitica”, che inevitabilmente conduce ad una quasi totale elusione degli aspetti di coerenza interna della trama, che finiscono sacrificati per l’appunto sull’altare del coup de…
Come sempre: il piatto sprofondo U.S.A. (Nebraska, Kansas, Oklahoma, Missouri, Kentucky, Tennessee, il Bilancere del Veneto, l'Agro Pontino, il Tavoliere delle Puglie...), che si estende come sempre sino alla curva dell'orizzonte da un lato e dall'altro della carreggiata d'asfalto come sempre ripresa con drone/elicottero a 45° o a piombo, a fare come sempre da…
Bell'esempio di thriller psicologico che si deverte ad imboccare strade asfaltate per poi sterzare improvvisamente su sentieri sterrati e viceversa, spiazzando lo spettatore e sottraendogli le proprie certezze.
Nella storia di Ray (Sam Worthington), padre di famiglia alla ricerca di moglie e figlia scomparse all'interno di un ospedale, si cela un cinema che utilizza espedienti noti e forse…
Diretto da Brad Anderson(regista de L'uomo senza sonno e Stonehearst Asylium),il film si basa sulla storia di Ray Monroe,interpretato da Sam Worthington(conosciuto per il ruolo da protagonista in Avatar)che percorre in macchina portando la sua famiglia,la moglie Joanne e la piccola Perry,la strada per andare a casa dei nonni in occasione del giorno…
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Commenti (13) vedi tutti
Inizia con la solita moglie rompic..., figlia insopportabile e marito coi sensi di colpa, ma poi... wow. Grazie ad un buon montaggio ed a indizi sparsi con intelligenza, il film rimane sempre in bilico fino alla fine. Bello. Voto 7.
commento di ezzo24Teso, ben girato ed estremamente efficace. Dopo, ovviamente, ci si può divertire a fare i pignoli sul film.
commento di moviemanPiù che un thriller pesantemente penalizzato da una lentezza grava, è un drammone psicologico con qualche colpo di scena nel finale. Tutta la messa in scena è di bassa qualità, come un film TV; non c'è nulla di cinematografico. Mi ha annoiato dall'inizio alla fine. Altamente sconsigliato. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Prima di vedere il film ho letto il riassunto. Quando nella visione sono arrivata al minuto 8 (il protagonista alla cassa del PitStop con primo piano sui suoi acquisti) ho capito dove si andava a parare e ho sperato in una soluzione meno banale. Invece purtroppo ci ho preso. Per un thriller la prevedibilità è un peccato mortale.
commento di miss brownTi incolla alla poltrona fin dall'inizio, congeniato bene nelle riprese, nella musica, nel montaggio; l'incedere della trama, semplice nella sua linearità, ma non per questo scarsa, fa scorrere la vicenda alla ricerca della verità, accompagnandoti Film giudicato scarso dalla critica, ma che non ha niente in meno di Strade Perdute o Shutter Island.
commento di GabryLedFilmetto per la tv made in netflix che non dice niente di nuovo e non lascia il segno se non un "potevo guardare qualcos'altro..."
commento di Aiace68Delirio spacciato per thriller
commento di silviodifedeCalcificazione della memoria.
leggi la recensione completa di mckThriller psicologico dalla costruzione piuttosto convenzionale e un po' prevedibile, che tuttavia riesce a tenere incollati alla poltrona fino alla fine, grazie alla convincente prova del protagonista e ad alcuni risvolti finali ben inseriti.
commento di Fanny SallyL'ambiguità di fondo tra malattia mentale e paranoia del complotto è il fulcro di un film privo di originalità, dove l'ipotesi più convenzionale sembra di gran lunga anche la più avvincente.
commento di maurizio73L'elaborazione del dolore rimane un processo incomprensibile, questa la tesi di fondo di questo sorprendente thriller.
leggi la recensione completa di emilSe non avesse avuto un inizio con dialoghi demenziali sarebbe stato un buon film.
commento di gruvierazUn thriller intrigante che si lascia guardare fino alla fine,dove cerca di dare delle spiegazioni plausibili a ciò che il protagonista guarda,ma soprattutto ciò che "vuole" guardare.
leggi la recensione completa di Infinity94