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The King's Man - Le origini

Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film

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La recensione su The King's Man - Le origini

di Souther78
7 stelle

Stupefacente il fatto che si coinvolga perfino Lenin in queste "trame occulte". Sì, perchè basterebbe leggere il bel "Massoneria, società a responsabilità illimitata" del gran Maestro massone Gioele Magaldi, per scoprire che... perfino Lenin era un adepto di queste logge che da sempre controllano l'umanità per conto dei loro padroni.

Stranamente la recensione ufficiale su questo sito non parla di "teorie cospirazioniste" rispetto alla trama del film. Probabilmente solo perchè - per ora - la propaganda mediatica non ha ancora avuto il tempo di cucire quest'etichetta pure addosso a chi racconta le connessioni internazionali dei potenti del mondo attraverso le stirpi ibride e la massoneria.

Stupefacente il fatto che si coinvolga perfino Lenin in queste "trame occulte". Sì, perchè basterebbe leggere il bel "Massoneria, società a responsabilità illimitata" del gran Maestro massone Gioele Magaldi, per scoprire che... perfino Lenin era un adepto di queste logge che da sempre controllano l'umanità per conto dei loro padroni (chi sono? Basta guardare Draghi: a buon intenditor...). 

 

Film di eccezionale attualità nell'attuale ennesima pantomima mediatica che, forse per suscitare un ennesimo conflitto ai danni dell'Europa, o forse semplicemente per alimentare divisioni e terrore, parla un po' a caso di invasione dell'Ucraina da parte della Russia, mostrando su tutte le copertine dei giornali internazionali (occidentali) la stessa identica foto di una miliziana truccata da ferita (molto credibile: la testa fasciata, quindi medicata, ma nemmeno il sangue ripulito dal volto... la medicazione più ridicola della storia umana) e poi sgamata un paio di giorni dopo in perfetta salute e con un AK-47 in mano.

 

Quindi solo per quanto sopra, il film merita una attenta visione e di essere preso serissimamente. Non ho dubbi che, a scavare, verrebbe fuori l'affiliazione massonica pure del regista.

 

Tolta la digressione e relativa contestualizzazione dell'opera, venendo al dunque altri hanno sinteticamente espresso perfettamente il problema: il film è troppo lungo e si perde strada facendo. Da un inizio ad effetto, finisce poi per perdersi mettendo al fuoco tanta carne e finendo per essere irrisolto. Anzitutto il titolo e il collegamento con i precedenti film sembra quasi un ammiccamento, poichè non solo il cast (ovviamente!) è totalmente diverso, ma anche il registro narrativo e l'effetto generale della visione. Si può a tutti gli effetti dire che trattasi di un film a sè stante che non presuppone la visione degli altri, e che, anzi, forse è ancora più apprezzabile senza di essa, poichè altrimenti è facile nutrire aspettative che per lo più finiranno deluse. Viene meno molto dell'elemento "surreale" dei combattimenti e delle tecnologie, c'è meno azione stereotipata e infallibilità dei "nostri eroi". D'altro canto, però, ciò che si vede sullo schermo è per lo più la figura del protagonista e della sua famiglia, ma nulla a che vedere con il contesto corale dei Kingsman precedenti.

 

Molto belle le ambientazioni e le ricostruzioni, con effetti speciali quasi mai artificiosi. Sicuramente del tutto inverosimile la scelta del "capo", salvo che questi fosse capace di bilocazione (vogliamo parlare di quanto tempo potesse richiedere, nel 1914-18, viaggiare da un capo all'altro del mondo (in guerra)?

 

Comunque il film, oltre a far riflettere, intrattiene e a tratti può perfino appassionare. Non entrerà negli annali del cinema, ma decisamente si colloca sopra la media, specie considerata l'offerta attuale. Nota di demerito per l'appartenere a una serializzazione (spettatore = consumatore).

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