Regia di Jayro Bustamante vedi scheda film
VENEZIA 76 - GIORNATE DEGLI AUTORI La vita blindata di un ex generale guatemalteco ora in pensione, procede all'interno della sua villa-bunker con parco cintato, che gli concede protezione da un clima di rivolta crescente tra il popolo, ad un passo dalla sommossa. La moglie, la figlia con nipotina a seguito, ritengono che il vecchio soffra di una forma iniziale di Alzheimer perché da tempo, specie di notte, l'uomo viene trovato a compiere atti o azioni fuori luogo, quasi in preda ad una forma di visionario sonnambulismo delirante. Non sanno, costoro, che gli incubi che assillano il vecchio, si rifanno ad una vendetta perpetrata da una delle vittime delle stragi di cui l'uomo fu parte attiva nell'esercito, decenni prima. La loro riservata giovane cameriera infatti, altri non è se non la leggendaria Llorona, donna piangente e rancorosa che cerca vendetta a seguito dell'uccisione a sangue freddo dei suoi bambini, annegati nel fiume ai tempi delle stragi, al fine di estorcere informazioni sui ribelli alla guivane genitrice.
Jayro Bustamante, ottimo giovane cineasta che conosco per il notevole Vulcano, interpretato pure questo dalla notevole e sexy Maria Mercexes Coroy, dà vista ad un film oscuro e misterioso che sfrutta alcune tetre e macabre leggende popolari per legarle ad altrettante macabre repressioni di massa che hano insanguinato la storia dell'ultimo cinquantennio del popolo guatemalteco. Il film, che procede con sapienti accumuli di suspence e sa giocare con efficacia sulle atmosfere soffocanti di una villa-rifugio che si appresta a trasformarsi in una prigione, dosa bene un coté horror solo accennato, senza cadere nella trappola di rimanere imprigionato nei vincoli un po' logori del film di genere.
Ne scaturisce un'opera tesa ed inquieta, che non si cura di spiegarci nulla della tradizione che ha favorito la nascita del tenebroso personaggio piangente (per questo è sufficiente guardarsi il corretto horror di cassetta made in James Wan, che si prende cura di spiegare accuratamente la genesi di quell'essere rancoroso). In questo affascinante e claustrofobico contesto alto borghese, sogni, ricordi atroci ed incubi segnano il passo in un vortice crescente di ansia in grado di attanagliare lo spettatore verso una soluzione che si incasella perfettamente neglo orrori veri che hanno insanguinato la drammatica storia del paese centro americano.
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