Alma e i suoi figli vengono uccisi nel trambusto del conflitto armato del Guatemala. Trent'anni dopo, si apre un processo nei confronti di Enrique, un generale in pensione responsabile del genocidio. Assolto, Enrique di notte comincia a sentire i pianti della Llorona, creatura appartenente alla tradizione della sua terra. La moglie e la figlia temono abbia l'Alzheimer e la demenza e non sospettano per nulla che Alma, la loro nuova governante, sia in casa loro per mettere in atto la vendetta a cui il processo non ha provveduto.
Bustamante intreccia la rabbia del presente con i crimini del passato usando come collante la cultura ancestrale del popolo guatemalteco. Laddove non arriva la giustizia degli uomini interviene quella iscritta nelle pieghe di antichi rituali. Che mettono il potere costituito di fronte alla nudità dei suoi abomini. Film affascinante.
formalmente ineccepibile, con alcune scene, come quella iniziale e la testimonianza al processo (in lingua mayana Kaqchikel), di grande impatto stilistico ed emotivo.
Venezia 76. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Il cinema di impegno civile scaturisce dall'esigenza di affrontare e metabolizzare pagine dolorose della storia del proprio paese. Spesso si sceglie la strada più sobria di una ricostruzione lineare e chirurgica degli eventi, spesso si eccede nel comunicare l'indignazione all'interno degli schemi di un genere… leggi tutto
40 (e passa) BEI FILM MISCONOSCIUTI
A due anni dalla precedente capatina dalle parti della cinematografia ingiustamente ignorata, invece di allungare all’infinito…
" Quando le ideologie si discostano dalle leggi eterne della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per…
Sia che siate tra coloro che intendono contribuire all'aggiornamentento di Cinématographe - la nostra "Antologia del Cinema di tutti i tempi" - o che invece preferiate astenervi, almeno per il momento,…
Stasera non sono sceso in sala. Sono sceso in piazza. Io, essere pigro e poco incline a calpestare i sanpietrini ho preso moglie per mano e figlio sulle spalle e mi sono spinto in mare. Ci sono andato per…
Siamo arrivati al termine anche di questa interessante edizione festivaliera, conclusasi ieri sera, sabato 7 settembre, con una premiazione dai risultati… segue
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VENEZIA 76 - GIORNATE DEGLI AUTORI La vita blindata di un ex generale guatemalteco ora in pensione, procede all'interno della sua villa-bunker con parco cintato, che gli concede protezione da un clima di rivolta crescente tra il popolo, ad un passo dalla sommossa. La moglie, la figlia con nipotina a seguito, ritengono che il vecchio soffra di una forma iniziale di Alzheimer perché da…
Venezia 76. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Il cinema di impegno civile scaturisce dall'esigenza di affrontare e metabolizzare pagine dolorose della storia del proprio paese. Spesso si sceglie la strada più sobria di una ricostruzione lineare e chirurgica degli eventi, spesso si eccede nel comunicare l'indignazione all'interno degli schemi di un genere…
Premessa: la llorona è uno spirito del folklore latinoamericano. La leggenda vuole che lo spettro si presenti come un'anima in pena e piangente per i suoi figli morti annegati. È proprio il pianto lamentoso di una donna ad annunciarne l'arrivo. Solitamente viene a rubare e a punire i bambini che fanno i cattivi. "Se non fai il bravo arriva la Llorona a prenderti", così si…
Dopo la Settimana della Critica, il film di apertura (The Truth) e quello di chiusura (The Burnt Orange Heresy), il Festival di Venezia torna a far parlare… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Bustamante intreccia la rabbia del presente con i crimini del passato usando come collante la cultura ancestrale del popolo guatemalteco. Laddove non arriva la giustizia degli uomini interviene quella iscritta nelle pieghe di antichi rituali. Che mettono il potere costituito di fronte alla nudità dei suoi abomini. Film affascinante.
commento di Peppe Comuneformalmente ineccepibile, con alcune scene, come quella iniziale e la testimonianza al processo (in lingua mayana Kaqchikel), di grande impatto stilistico ed emotivo.
commento di giovenosta