Regia di Woody Allen vedi scheda film
Allen alle prese con una commediola di poche pretese, un po' frivola e leggera, come già annuncia dal titolo stesso. Fa il paio - per contrapposizione - con Settembre, di cinque anni più tardi, che è la versione 'bergmaniana', cupa ed intimista dell'intreccio di personaggi, sentimenti, coppie in una villa. Non si ride granchè qui, niente battute fulminanti o aforismi degni di nota, non ci sono grandi momenti sentimentali, il regista/sceneggiatore/attore non sembra particolarmente ispirato; forse anche perchè, per motivi di ordine vario, contemporaneamente si girava Zelig, dove Allen realmente stava prosciugando la propria fantasia ed il proprio estro. Quasi una fiabetta innocente, che però purtroppo non coglie mai nel segno e lascia davvero poco da ricordare: le bizzarre macchine volanti dell'inventore, l'anziano professore erotomane... davvero sotto tono. 5/10, ovvero 2 asterischi.
Un weekend in una casa di campagna per tre coppie: i padroni di casa (un inventore un po' matto e sua moglie, con cui non riesce a fare sesso da mesi), l'amico di lui, dottore, con l'infermiera ninfomane ed un cugino di lei, che sta per sposarsi con la giovane moglie, ex ragazza del padrone di casa. Inevitabilmente le coppie si sfaldano e si mette in moto una girandola di scambi, più o meno concretizzati. E alla fine c'è anche posto per la tragedia...
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