Regia di Woody Allen vedi scheda film
Shakespeare in love meets Bergman.Questa commedia da casetta di campaagna e bosco ambientata nei primi del 900 è se non erro la prima interpretata da Mia Farrow in veste di compagna di allora del vulcanico Woody.E rappresenta un esito molto felice della filmografia del folletto newyorkese mai stato così vicino allo stile dell'ultimo Bergman addolcito dalla sua leggerezza e dalle sue battute al vetriolo.Infatti l'influsso del maestro svedese aleggia su tutta l'opera che nominalmente si immerge nello Shakespeare più leggero.Le coppie sono tre e vengono con ironia esplorate tutte le varianti eterosessuali con equivoci,malintesi,appuntamenti andati a vuoto,difficoltà coniugali(esilaranti le scene in cui Allen e la Steenburgen,non propriamente una coppia che sprizza eros da tutti i pori ,sono assaliti da pulsioni sessuali inconsulte e cercano di assecondarle in ogni posto possibile,viste le loro difficoltà nel talamo)una curiosa sfera che ha poteri paranormali che fa scoprire un altarino dimenticato da tempo,un finale sospeso tra realtà e dimensione onirica che forse stona con il contesto fin lì evocato.Gli attori sono deliziosi,ci sono battute su battute e ci si diverte intelligentemente.Uno dei migliori Allen proprio per la sua ricerca di novità,per il suo allontanamento dalla sua alma mater Manhattan e anche per confrontarsi con certo cinema da lui sempre evocato ma mai emulato in modo così ispirato...
deliziosa,adattissima a una parte così fin quando non tira fuori il suo lato erotico
ottimo
certo da L'aereo più pazzo del mondo a Allen il passo non è breve....
ottimo nella sua tracotanza
ha sempre lo sguardo un po'attonito ma funziona
lui va avanti col suo standard immediatamente riconoscibile
regia cronometrica per equivoci e tempi comici
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