Espandi menu
cerca
Educazione inglese

Regia di Jean-Claude Roy vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 127
  • Post 42
  • Recensioni 3009
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Educazione inglese

di undying
3 stelle

Diverse fanciulle si ritrovano in un collegio di formazione, dove ad insegnare sono severi tutori. Ma la materia più praticata sembra essere d'altro tipo. Ogni mancanza, anche di lieve tenore, viene rigidamente punita. Ottima l'idea, trascurabile per quanto noioso il risultato finale.

 

locandina

Educazione inglese (1983): locandina

 

Parigi, ottobre 1935.

La giovane Sylvie (Obaya Roberts) rimane orfana, quando il padre si è suicidato dopo avere ucciso la moglie, colta in flagrante con un altro uomo. Il severo tutore di Sylvie decide di inviarla in un collegio nel quale, assieme ad altre ragazze, viene sottoposta a una rigida educazione, imposta con metodo di punizioni eccessive e spesso immeritate, talvolta sconfinanti nel sadismo.

 

C575-OBAYAROBERTSJEAN-CLAUDEDREYFUSEDUCATIONANGLAISE1983002-zps73fd7fa8

 

Ormai coinvolto a pieno regime nel cinema a luce rossa, con lo pseudonimo di Patrick Aubin, il regista francese Jean-Claude Roy torna a dirigere un film drammatico, anche se circoscritto alla sfera erotica. In particolare guarda alla Justine di De Sade, spostando la storia all'interno di un collegio. Nonostante il soggetto, dalle esplosive potenzialità, e la presenza di attrici hard sopra la media per fascino e capacità recitative (oltre a Brigitte Lahaie in un ruolo marginale, la stessa protagonista Obaya Roberts), Educazione inglese procede svogliatamente in un clima di dimesso erotismo.

 

6b-Wan0-O1jjc-D2-Fe-JP3-NYYDk-Z8-At

 

Quelle che dovrebbero essere giovani collegiali sono evidentemente avanti con l'età e le scene più oltraggiose si limitano a veloci sculacciate, docce collettive e qualche gioco particolare (il traino delle carrozze o l'addestramento felino). Lento, privo di una colonna sonora in grado di conferire un minimo di ritmo e con personaggi caricaturali (il travestito interpretato da Jean-Claude Dreyfus) che finiscono per essere involontarie macchiette. Da un regista esperto di cinema hard ne esce un innocuo film, per nulla drammatico e con un tasso erotico che si posiziona in prossimità dello zero.

 

5t-P3t-X2-TUz-Q9-FFfvglt-Z2s4gab-Z

 

Si può dire che non ci sia nessun individuo sano che non aggiunga al normale scopo sessuale qualche elemento che si possa chiamare perverso; e la universalità di questo fatto basta per sé sola a farci comprendere quanto sia inappropriato l'uso della parola perversione come termine riprovativo.” (Sigmund Freud)

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati