Regia di Radley Metzger vedi scheda film
Metzger tenta il riscatto artistico allontanandosi dal cinema erotico per portare sullo schermo la drammatica vicenda (romanzata) di Evita Peron.
In un paese sudamericano l'ambiziosa attrice Pinares Marina (Christiane Krüger) tenta la scalata al potere, sposando il Presidente per poi tentare di farlo cadere politicamente e instaurare una dittatura.
Metzger si affida ad una intricata sceneggiatura firmata da Brian Phelan per tentare il salto verso un tipo di cinema impegnato e quindi lontano dal genere da lui più spesso praticato. La storia è di pura finzione, pur poggiando sulla vicenda politica di Evita Peron, destinata a diventare il 29° presidente della Repubblica d'Argentina. Nonostante le buone intenzioni (e alcune versioni più spinte, circolate con scene di nudo) Little mother rimane probabilmente il peggior film del regista, qui costretto a muoversi su un set poco dinamico, circoscritto ad un periodo storico e politico trattato con distacco e assoluto disinteresse. Christiane Krüger nel ruolo della protagonista non contribuisce, per quanto calata nel ruolo, a rendere più interessante questo dramma completamente privo di ritmo. Da segnalare la presenza di Mark Damon, attore essenziale del cinema popolare italiano degli Anni '60 e '70, confinato qui nel ruolo (di ben poco spessore) di rivoluzionario. Rimasto a lungo pressoché inedito (in Germania troverà distribuzione solo nel 1990) è stato proposto in Italia grazie alla buona volontà di Nocturno Cinema, che lo ha inserito -ormai vent'anni fa'- nella preziosa serie di VHS denominata "Il Cinema di Radley Metzger" (Shendene & Moizzi o Cinema NetWork che son la stessa cosa).
"Il mio nome è diventato il grido di riconoscimento delle donne di tutto il mondo. E’ giunto il momento di avere gli stessi riconoscimenti degli uomini.” (Evita Peron)
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