Regia di Frank Perry vedi scheda film
Frank Perry, coadiuvato dalla moglie Eleanor che anche questa volta scrive la sceneggiatura, tratta dal romanzo di Sue Kaufman, continua nel suo percorso intimista di indagatore dell'animo umano.
Protagonista del film è Tina (Carrie Snodgress), la casalinga inquieta (Mad in originale, come afferma la stessa in un dialogo) del nostro titolo - per una volta azzeccato - alle prese con Jonathan (Richard Benjamin), un marito possessivo, logorroico (sembra Furio di 'Bianco, rosso e Verdone') e indisponente che la trascura e pare interessato a lei solo per fargli da cuoca e serva durante i party organizzati da lui nel loro appartamento.
Questa situazione famigliare, condita anche da due figlie pestifere, porterà la trascurata donna ad intessere una relazione con uno scrittore conosciuto ad una festa (Frank Langella giovanissimo e capellone), ma anche tale flirt non andrà a buon fine, causa il rapporto disinteressato da parte dell'uomo e a Tina, dopo che avrà incassato anche la notizia del tradimento del marito, non resterà altro che la terapia di gruppo.
L'autore opta per una messa in scena la più 'invisibile' possibile, con pochi o nulla movimenti di macchina - tranne l'eloquente carrello avanti finale a stringere sempre più sul volto di un'esterefatta Carrie Snodgress - con un montaggio cadenzato che dà al film un ritmo a volte sin troppo blando, ma funzionale al racconto.
Ottimi i tre attori principali, per me azzeccati nei loro rispettivi ruoli: la Snodgress, con la sua particolare voce roca e con questo ritratto a tutto tondo di giovane donna alla mercé di uomini che, in un modo o nell'altro, si 'servono' di lei, è molto brava e ottiene una candidatura all'Oscar e due Globi d'Oro, come attrice di Musical/Comedy e come debuttante; Richard Benjamin e Frank Langella regalano anch'essi due buone performance in qualità di co-protagonisti.
In una delle svariate feste incluse nel film compaiono Alice Cooper e la sua Band.
Voto: 7 (visto in v.o).
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