Regia di Martin Ritt vedi scheda film
Un grande Paul Newman...
Ce lo vedete voi Paul Newman nella parte di un pellerossa ? Sembrerebbe impossibile , eppure il grande Paul , nonostante i suoi famosi occhi cerulei , riesce ad essere credibile anche quando fa il mezzosangue indiano . Dopo essere cresciuto tra gli Apaches ed aver constatato i soprusi che i nativi subiscono , egli torna tra i bianchi per incamerare l' eredità del padre , ben deciso a monetizzare e ad andarsene lontano facendosi gli affari suoi . Si comporterà così in maniera fredda , scostante ed egoistica con tutti e partirà con la diligenza verso est . Senonchè la carrozza verrà assalita dai banditi e lui diventerà l' ancora di salvezza per gli altri passeggeri . Il variegato gruppetto , dominato dall' avidità e dalla pavidità dei vari membri , fuggirà a piedi nel deserto , braccato dai fuorilegge . Alla fine sarà l' unico vero hombre del gruppo , abbandonando la sua diffidenze ed il suo cinismo , a sacrificarsi per salvare anche chi non lo avrebbe meritato . Il bravo Martin Ritt dirige senza inutili fronzoli una pellicola apertamente progressista , avvalendosi di un cast felicemente amalgamato , con ruoli ben caratterizzati : l' odioso profittatore di Fredrich March , il ghigno da canaglia di Richard Boone , il sudaticcio ed indeciso postiglione di Martin Balsam e la vedova coraggiosa di Diane Cilento , tutti a spasso tra le infuocate e spettacolari lande dell' Arizona . Per me si merita un bel 8 .
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