Regia di Robert Greenwald vedi scheda film
Il meglio di Occhi per sentire di Robert Greenwald è l'inizio. Un bel ragazzo biondo a cavallo esce da un bosco con dei fiori in mano e li offre a una brutta ragazza bruna, guardiana di un museo. Lei sorride e rifiuta l'omaggio. Lui le spara tre colpi, poi ruba tranquillo. Quello che viene dopo, interessa solo i curiosi di vedere Portland, Oregon, per la prima volta sullo schermo, e qualche sua bella casa d'architetto. Forse è proprio perché ne ha comprata una così che anche un poliziotto tallonato e vicino alla pensione (Martin Sheen) ha mandato il bel biondo al museo per portare via una rara moneta di Alessandro Magno. Ma dei ladri non ci si può fidare: il biondo, anziché consegnare la moneta in cambio di pochi dollari, la tiene per sé. Perciò il poliziotto lo fa ammazzare, ma solo dopo che la moneta è passata nelle mani di un giornalista (John C. McGinley). Il quale, prima di morire anche lui ammazzato, la nasconde nel teledrin di una sorda (Marlee Matlin) ...Prevedibile, prolisso, fiacco, Occhi per sentire ripropone la protagonista di Figli di un Dio minore, forse simpatica, certo mediocre attrice. A salvarla pensa D.B. Sweeney, che pur sentendo benissimo, recita malissimo.
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