Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Una sorta di Rashomon delle borgate romane, meno filosofico e (almeno nelle intenzioni) più sociologico. Un film pulito e compatto (soprattutto considerando che si tratta dell'opera prima di un regista ventunenne), che però non ha né lo struggente lirismo di Accattone e Mamma Roma nè la potente energicità de La notte brava, e neanche la carnale leggerezza dell'Ostia di Sergio Citti. Anche la sceneggiatura, pur senza sbavature, non appare particolarmente brillante: la vicenda si muove fra questi ritratti umani abbozzati (anche se non macchiettistici) prendendo quasi le sembianze di un giallo alla Agatha Christie, verso un finale coerente ma abbastanza insipido. Insomma, Bertolucci in futuro saprà fare molto di meglio (ma anche molto di peggio).
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