Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Crudo in un bianco e nero che non lascia trasparire alcun sentimento, proprio come i protagonisti della storia, questo La commare secca rappresenta l'esordio dell'appena 22enne Bernardo Bertolucci, futuro Oscar (L'ultimo imperatore). Nel cinema però Bertolucci c'era già entrato e con merito: aveva infatti collaborato alla sceneggiatura del primo film di Pasolini, Accattone (1961), e lo scrittore friulano si 'sdebita' concedendo il soggetto per questo film; la sceneggiatura è a firma del regista e di Sergio Citti. Pasolini, che avrebbe inizialmente dovuto dirigere La commare secca, non gradì però le scelte di Bertolucci, meno 'verista' del collega-pigmalione e più 'romantico' nello sguardo ai bassifondi romani (vedi la scena del ballo, verso il finale, con sottofondo di Claudio Villa, Addio addio). Le somiglianze con le storie pasoliniane sono comunque più che evidenti, dal succitato Accattone alla Notte brava o alla Cabiria felliniana. La 'commaraccia secca' sarebbe la morte, come definita da Gioacchino Belli. 6,5/10.
La morte di una prostituta, trovata cadavere vicino al Tevere, apre un'indagine che coinvolge numerose facce poco raccomandabili dei quartieri poveri romani. Tutti hanno un presunto alibi, ma sono coperture per nascondere altri crimini. La ricerca della verità costerà però la vita ad un altro ragazzo.
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