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Vita segreta di Maria Capasso

Regia di Salvatore Piscicelli vedi scheda film

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La recensione su Vita segreta di Maria Capasso

di Furetto60
6 stelle

Dramma umano e passionale.Niente di nuovo. però il film è passabile e la prova attoriale di Luisa Ranieri, strepitosa

Maria alias Luisa Ranieri, vive a Napoli, in un popolare quartiere di periferia, ha sposato giovanissima un onesto operaio e ha tre figli. Il matrimonio tra alti e bassi, va avanti, lei oltre che innamorata, è anche grata al marito, per averla tirata fuori da una condizione di sottomissione familiare. Lavora part time in un centro estetico ed economicamente, si barcamena alla men peggio, All’improvviso il marito Antonio, scopre di avere un cancro allo stomaco, in stadio avanzato. Un fulmine a ciel sereno si abbatte su questa famiglia, Maria, donna attraente, coraggiosa e intraprendente, consapevole di non avere le risorse per sostenere la situazione, che in questi casi purtroppo diventa onerosa, si lascia aiutare e corteggiare da un suo spasimante, il facoltoso Gennaro, proprietario di un autosalone e individuo coinvolto in affari loschi, presto ne diventa l’amante. Gennaro all’inizio è disponibile e gentile, poi sapendo che la giovane non ha i mezzi, per la costosa operazione di Antonio, ne approfitta e la persuade a compiere un redditizio trasporto di cocaina in Svizzera, dove è ricoverato il coniuge. Maria è un soggetto ideale, insospettabile, non ha pendenze penali e in più ha un marito in fin di vita, dopo qualche perplessità, accetta. Il viaggio va a buon fine, l’intervento no, di lì a poco Antonio muore. Ma ormai Maria si è svezzata ed è pronta a tutto, pur di raggiungere i suoi obiettivi, che sono sempre più ambiziosi e cosi nella sua scalata al potere e al denaro, si trasforma in una feroce e implacabile killer, mostrando un sangue freddo e un’impassibilità, che non sembrava possedere. Presentato in anteprima al Festival BCT – Benevento Cinema e Televisione,” Vita segreta di Maria Capasso” è tratto dall’omonimo romanzo dello stesso regista e sceneggiatore Salvatore Piscicelli, l’autore lavora nel suo ambiente più adatto, essendo un notevole documentarista della realtà sociale e culturale di Napoli. La metamorfosi di Maria è meno sorprendente di quanto appaia in prima battuta, in realtà è una donna che ha in nuce, tutte le “qualità criminali”, che dal momento in cui è chiamata ad aiutare la sua preziosa famiglia, sviluppa e mette in campo favorevolmente, fino a superare il suo mentore, che commette un errore di sottovalutazione, grossolano. Non ci dice niente di nuovo Piscicelli, tuttavia il film è tutto sommato passabile, soprattutto per la maiuscola interpretazione di Luisa Ranieri, sempre più brava

 

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