Regia di Pupi Avati vedi scheda film
La storia è davvero bizzarra e il ritmo buono; gli interpreti validi e la commedia è insaporita da stoccate (ironiche e per nulla malevole) alla religione, alla spensierata (ed ignorante, nel termine più generico) terra di Romagna, alle superstizioni ed alle 'classi sociali' - bene o male il finale è la vendetta dei meno abbienti nei confronti del ricco ed ingenuo barone. Tutto molto leggero, con un Tognazzi buono, un Cavina anche migliore ed un Villaggio un po' troppo volgarotto. Particina per Lucio Dalla.
Bagnacavallo, Romagna. Un barone ateo e spavaldo ha ereditato un terreno su cui sorge un antico fico che, si racconta, fu al centro di un miracolo di una santa. Lui fa di tutto per venderlo, ma un nuovo miracolo gli farà cambiare idea: ma c'è un intrigo piuttosto 'profano' alle sue spalle...
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