Trama
Rifkin accompagna la moglie Sue, ufficio stampa, al San Sebastian Film Festival, in Spagna. Mentre lei si dedica al giovane e brillante regista francese suo cliente, Rifkin ha un'intesa particolare con Jo, una bellissima dottoressa del posto.
Approfondimento
RIFKIN'S FESTIVAL: L'AMORE PER IL CINEMA CHE FU
Diretto e sceneggiato da Woody Allen, Rifkin's Festival racconta la storia di Mort Rifkin, un appassionato di cinema che decide di accompagnare la moglie, ufficio stampa, al Festival di San Sebastian in Spagna, preoccupato che l'attenzione riservata dalla donna al giovane regista Philippe, suo assistito, vada oltre la sfera professionale. Mort spera inoltre che cambiare aria per un po' gli ritorni utile per il primo romanzo a cui sta lavorando. Sconvolto dalle lodi sperticate riservate al film di Philippe che egli considera invece banale, Mort comincia a preoccuparsi per quel cinema classico che insegnava un tempo come professore e dei maestri che lo contraddistinguono, da Bergman a Fellini, passando per Godard, Truffaut e Buñuel. Il clima che si respira appesantisce ulteriormente la relazione che Mort ha con la moglie ma fortunatamente l'umore dell'uomo migliora quando incontra Jo Rojas, una dottoressa dallo spirito libero il cui matrimonio con il tempestoso pittore Paco non è dei più sereni. Sebbene i gusti e i modi di Mort abbiano spesso allontanato le persone che gli si avvicinano, il suo intelletto e la sua sensibilità colpiscono Jo. Così, mentre Sue trascorre le sue giornate con Philippe, Mort e Jo approfondiscono la loro conoscenza riaccendendo il di lui amore per quel cinema classico che tanto amava. Riflettendo sugli eventi della sua vita visti attraverso il prisma di quelle opere indimenticabili, Mort troverà una rinnovata speranza per il suo futuro.
Con la direzione della fotografia di Vittorio Storaro, le scenografie di Alain Bainée, i costumi di Sonia Grande e le musiche di Stephane Wrembel, Rifkin's Festival fonde situazioni irreali con racconti intrecciati di romanticismo e cardiopalma per rendere affettuosamente omaggio al potere catartico del cinema. Ha aggiunto Allen: "Mort, il protagonista di Rifkin's Festival, vorrebbe essere prima di tutto un credente, qualsiasi cosa possa la parola significare. La religione, Dio, il significato della vita o la sua mancanza di significato sono temi sempre presenti nella sua testa. Questa è la ragione per cui non può mai apprezzare il cinema di Philippe, che tratta di argomenti politici o di guerra: sono temi importanti ma non significativi per Mort. La sua idea di cinema è legati ai film che ha visto tra gli anni Cinquanta e i Sessanta, quelli in cui si è formato. Registi come Fellini, Bergman o Truffaut con i loro film si preoccupavano del senso della vita. Guardandoli, Mort ha capito quanto fondamentali fossero certe domande ed è anche per questa ragione che è attratto dalle chiese, sebbene sia un agnostico cresciuto nella comunità ebraica. Ai film che vedeva deve anche la sua concezione di amore".
Il cast
A dirigere Rifkin's Festival è Woody Allen, regista, sceneggiatore, musicista e attore. Nato a Brooklyn nel 1935 e nipote di immigrati ebrei austriaci, Allen in tenera età si interessa alla magia e alla musica, due hobby che continuerà a coltivare per tutta la vita. I suoi primi passi nel mondo dello spettacolo… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (16) vedi tutti
Riassunto di tutta una vita da cinefilo, riassunto di tutta una passione per Woody Allen.
leggi la recensione completa di mimmovelvetDa diversi anni Woody bucava clamorosamente la scelta del proprio alter ego e Wallace Shawn questa volta è una scelta interessante. Peccato che però il film scorra senza annoiare ma anche senza lasciar traccia, deboluccio, senza alcun momento realmente degno di nota.
commento di silviodifede"StarDust Rêverie", ovvero: dopo “MidNight in Paris”... “AfterNoon/Matinée in San Sebastián”.
leggi la recensione completa di mckEnnesimo tributo al cinema (ma non quello di oggi)
leggi la recensione completa di siro17Non tra le migliori opere del geniale regista americano, ma comunque degna d'interesse.
leggi la recensione completa di Furetto60Dialoghi e situazioni in perfetto stile Allen,con un Shawn veramente bravo.Solo la conferma di un regista che ha fatto la storia della commedia hollywoodiano.
commento di ezioLo stile è quello e le tematiche pure, qui declinate tra sogno e realtà. E' il marchio di garanzia alleniano, sicuramente distintivo di qualità che però dopo 50 film prodotti non pare abbia più di molto nuovo da offrire. Un po' come il matrimonio del protagonista di questo suo ultimo lavoro.
commento di bombo1Un Allen che stavolta mi ha fatto sbadigliare.
commento di gruvierazAmabile film, ironica e lucida riflessione sul presente, ottimamente diretto dal grande Woody, che si giova ancora una volta della bellissima fotografia di Vittorio Storaro.
leggi la recensione completa di laulillaA mio parere uno dei migliori film di Allen degli ultimi dieci anni: divertente ma non per questo meno profondo, infarcito di preziose cornici metafilmiche veramente azzeccate. Wallace Shawn è il mix perfetto tra l'Allen attore e il mio professore di Filosofia.
commento di inthemouthofEPNon capisco perché ci casco sempre. Non mi piace Allen, non m'è mai piaciuto ma il trailer mi convince sempre a vedere i suoi film. Miracoli del marketing...
commento di SladkiiTutto vero, quello che accade sullo schermo e quello che più o meno capita nella vita, frequentare un festival del cinema per credere, basta Venezia senza arrivare a San Sebastian!
leggi la recensione completa di yumeSe la vicenda sentimentale è l'ennesima variazione su un tema già sviscerato mille volte dal regista, soprattutto negli ultimi anni, ciò che rende Rifkin's Festival particolarmente gustoso è il suo essere una dedica alla grande passione di Allen per i suoi autori-feticcio, disseminata pertanto di riferimenti ed omaggi cinefili sotto forma di sogni.
leggi la recensione completa di port crosUn tributo alla storia del cinema nella cornice della fantastica San Sebastian, città di mare assolutamente da visitare. Wallace Shawn mi ricorda molto l'Allen attore
commento di argo979Il grandissimo Woody Allen ( senza dubbio uno dei miei registi preferiti ) , dopo aver firmato film come Manhattan e Io e Annie e il cui ultimo film era " Un giorno di pioggia a New York " con uno dei miei attori preferiti Timothee Chalamet e Elle Fanning, che avevo ammirato in Galveston, firma questo film. Un minore certo ma gradevole.
commento di max05Allen al minimo storico, comunque carino. Carino, a livello fisico, Allen non lo è mai stato. La verità della vita è solo una. Cioè, si diventa artisti per sublimare i malesseri esistenziali e la bruttezza estetica. Se si è sexy come Belmondo, è giusto vedere un bel mondo.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir