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Ottocento

Regia di Anton Giulio Majano vedi scheda film

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La recensione su Ottocento

di mm40
4 stelle

1859, Parigi. Le manovre di Costantino Nigra, diplomatico italiano, per convincere la Francia di Napoleone III ad allearsi al Piemonte contro l'Austria, si intrecciano con quelle per conquistare l'imperatrice Eugenia.

Superproduzione – per l’epoca – Rai, quando ancora esisteva un solo canale per la televisione italiana, che mette in scena in maniera abbastanza calligrafica l’omonimo romanzo di Salvator Gotta, uscito fra il 1940 e il 1942 ma ambientato nella Parigi del 1859. Esattamente un secolo più tardi, in odore di centenario dell’Italia, l’ormai esperto Anton Giulio Majano porta sul piccolo schermo questa storia che intreccia trame sentimentali, belliche e politiche, con un Regno del Piemonte sempre più spavaldo – ben rappresentato dalla figura del diplomatico Costantino Nigra – e smanioso di unificare lo Stivale. Uno dei primissimi ruoli centrali per Sergio Fantoni, quello di Nigra: se la cava egregiamente, in un contesto d’altronde di interpreti già ben rodati e di recitazioni scolasticamente teatrali, tra piani stretti e battute declamate. Fra gli altri attori si segnalano quindi Lea Padovani, Antonio Battistella, Virna Lisi, Mario Feliciani, Diego Michelotti, Warner Bentivegna e Claudio Dani. Il ritmo della narrazione, considerata anche la durata smodata (cinque puntate da un’ora e venti minuti ciascuna), è decisamente rilassato, nel segno degli standard dei primissimi ‘sceneggiati’ televisivi. Sceneggiatura di Alessandro De Stefani. 4,5/10.

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