Regia di René Laloux vedi scheda film
Capolavoro.
Si affoga con estremo piacere in tanta creatività: i paesaggi, le creature, è veramente tutto un altro mondo.
Echi dello sterminio nazista (il gas, "sono sporchi e rubano") trascendenza virtuale (i Draaq che si congiungono ad altre specie tramite la meditazione) e la piccolezza dell'uomo - in tutti i sensi (i cadaveri che sembrano formiche; la scena iniziale con la madre che viene rovesciata dall'enorme dito alieno.)
Sulla trama
Alcuni aspetti rimandano alla fantascienza classica (le tendenze autodistruttive dell'umanità, la catastrofe nucleare e il conseguente ritorno allo stato selvaggio.) Paradossalmente, ciò che convince meno è il finale: possiamo davvero credere che l'uomo riuscirà a vivere in pace (con se stesso prima ancora che con i Draag?)
Sulla colonna sonora
Tipicamente dell'epoca. Si accompagna bene alle immagini.
Cosa cambierei
Nemmeno una virgola. Perfino le imperfezioni (pochissime, per non dire, nulle) concorrono a fare di questo film un chef d'oeuvre.
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