Regia di Valentino Orsini vedi scheda film
Tratto dall’omonimo romanzo di Vittorini, il film racconta con fredda lucidità una delle pagine più buie della storia italiana, e lo fa con un minimalismo d un essenzialità tipici della cinematografia italiana a cavallo tra anni ’70 e ’80, quando comunque la sostanza nel cinema di denuncia aveva quasi sempre il predominio sulla forma. Il protagonista, capitano della resistenza, viene disegnato con giusta ed equilibrata equidistanza tra la necessaria freddezza del comandante ed una pietas umana che in qualche modo influirà anche nella decisione finale, sacrificando un futuro dove l’amore cercava di sovvertire un ordine già scritto nella consequenzialità degli eventi. Il film alla fine risulta una lucida trascrizione del clima di quegli anni, senza stravolgere o drammatizzare troppo il romanzo originario.
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