Regia di Mark L. Lester vedi scheda film
"Commando" è famoso fra gli amanti del genere action più per gli imbarazzanti ed evidenti bloopers che per il suo valore intrinseco, arcinota la sequenza in auto in cui le ammaccature scompaiono e riappaiono fra un frames e l'altro, meno evidenti ma ancor più risibili i manichini fissati al terreno che non si spostano di un centimetro anche se alle loro spalle sta scoppiando l'ordigno fine di mondo che farebbe saltare per aria perfino il massiccio centrale dell'Himalaya, può essere quindi classifficato sotto la voce "Film d'azione come Dio coMmanda" ?
La mia coscienza dice di no: Schwarzy nel ruolo di babbo affettuoso che vive con la figlioletta in un cottage che assomiglia ad un maso riporta alla mente Boris Karloff e cosa anche più grave Peter Boyle con i piedoni di Frankenstein fissando un tono che pende maggiormente verso la commedia e questo aspetto per un film d'azione in cui scazzottate, fucilate ed esplosioni si susseguono continuamente rappresenta un grosso handicapp, l'emblema di quel che sto dicendo è la sequenza in cui Rae Dawn Chong imbraccia incautamente un lanciamissili dalla parte sbagliata ed il colpo esploso riduce in pezzi un veicolo posto alle sue spalle ma facendo una pausa e ripensandoci su la commediazione ha salvato il film che sarebbe stato un vero e proprio pallone gonfiato se incanalato sui binari del dramaction movie per cui se avete voglia di svagarvi con i muscoli di Shwarzy bianchettati di neri fregi in tensione per salvare la sua bambina rapita da una cricca di manigoldi sedetevi in poltrona e strafogatevi di pop corn e coca cola visto che l'impegno per seguire la trama non è assolutamente necessario.
Le cosa più apprezzabile oltre alla bella luce immagazzinata da Lester è Rae Dawn Chong che non mette in mostra la sua bontà come in "La guerra del fuoco", non ha un ruolo importante e ben scritto come in "Soul man" ma è sempre l'attrice afroamericana più sexy dei primi anni ottanta.
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