Regia di Jesús Franco vedi scheda film
La pericolosa partita, rivisitata da Jesus Franco in versione sexy. Il dramma originale cede qui posto a nudi insistiti, gratuiti e talvolta di efficace resa. In particolare nella sequenza finale della caccia, vittima una nudissima Lina Romay in fuga -en plen air- da una spietata cacciatrice.
Il conte Rador (Howard Vernon) e la contessa Ivanna (Alice Arno) vivono in un lussuoso edificio a ridosso del mare in una isola della Spagna. I due aristocratici, accolgono con gentilezza Silvia (Lina Romay) una delle loro ultime ospiti. In realtà, Silvia è destinata a diventare una "preda". Il passatempo preferito dei coniugi Rador è infatti la caccia, quella all'essere umano. Lo capisce Silvia, dai trofei esposti nella villa, dove al fianco di teste animali ne è presente anche una umana. Non solo: i due perversi nobili, con i corpi delle sventurate prede, alimentano la loro macabra cucina, nutrendosi di carne umana.
"All'alba ti lasceremo andare. Esattamente dieci minuti dopo ti darò la caccia con il mio arco. Se, quando il campanile batterà le nove, sarai ancora viva, ti lasceremo libera. Io stessa ti riporterò sulla terraferma. Diversamente... diventerai una succulenta portata per il nostro tavolo da pranzo." (La contessa Ivanna)
Jesus Franco guarda a La pericolosa partita (1932) ma a differenza del film di Pichel e Schoedsack quello che gli interessa è mettere assieme una lunga serie di scene erotiche, al punto che gli attori (ad eccezione di Vernon) recitano costantemente nudi. La storia, dal forte potenziale drammatico, scade in un ripetersi di scene softcore (con però un inizio di blowjob nella versione più hard), accompagnate da una buona colonna sonora e da dialoghi appenna accenati, per non dire quasi assenti. Montato in diverse versioni (quella ufficiale cut di almeno 13 minuti), il film è un costante inno alla bellezza femminile, proposta in svariate tipologie (e infinite pose).
Nonostante la maggior parte dei personaggi siano solo abbozzati, nel film viene ben tratteggiata la psicologia della perversa contessa: donna che trae godimento dagli amplessi compiuti con chi è poi destinato a finire sul suo stesso tavolo da pranzo, come pietanza. Da segnalare i venti minuti conclusivi, per quanto ben girati e carichi di una incontenibile dose di erotismo, durante i quali la contessa (completamente nuda) munita di arco e frecce, insegue nella natura selvaggia la splendida Lina Romay mentre quest'ultima, a carponi tra piante e fiori e ovviamente anch'essa nuda, cerca disperatamente di sfuggire all'implacabile inseguitrice. Dato il tenore del prodotto, per chi intendesse prenderne visione è suggerito eventualmente rintracciare la versione integrale, con una durata complessiva pari a 100 minuti.
"Solo chi non sa che anche la propria vittima è una creatura come lui può uccidere senza colpa." (Konrad Lorenz)
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