Regia di Antoine de Bary vedi scheda film
VENEZIA 76 - ORIZZONTI Adrien ha vissuto un'infanzia da "enfant prodige", seguita da un lungo periodo trascorso tra indecisioni e tentennamenti, a non concludere nulla di buono. L' essere scelto finalmente, dopo molti provini rivelatisi flop, per impersonare da protagonista il personaggio di De Gaulle in una produzione franco tedesca, ridà ad Adrien una certa verve e voglia di reagire, dopo essere incappato in una costosa gaffes occorsa con la chiamata dei vigili del fuoco, simulando una situazione di perdita di gas per evitare di chiamare il fabbro dopo essersi chiuso fuori casa per l'ennesima volta.
Conoscerà pure una bella e sveglia ragazzina, ma verrà afflitto da un'ansia di prestazione che lo inibira' completamente verso ogni approccio sessuale con lei. Tornato a vivere dai genitori, separati in casa, Adrien ne combinerà "più di Carlo in Francia", fino a trovare in extremis (anche in termini di pellicola), una sua sacrosanta ed in fondo meritata rivincita, morale e professionale.
Seguito di un corto del 2015, dello stesso regista Antoine de Bary, col medesimo, irresistibile attore, un Vincent Lacoste che pare un nuovo Pierrot più comico che malinconico, Mes jours de gloire è una commedia leggera carina e godibile sulla inconcludenza latente di molta gioventù di oggi, che sfrutta la positiva alchimia che si crea tra i bravi giovani attori coinvolti, e la verve delle "vecchie" illustri leve, tra cui è impossibile non citare la dolce, inconsistente, un po' ingenua madre del nostro imbranatino, interpretata da Emmanuelle Devos, oltre che al piuttosto consumato Christophe Lambert.
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