Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Vado al cinema a vedere Il primo Natale di Ficarra e Picone, stavolta anche registi, e pensavo. Guardavo e pensavo, pensavo e guardavo: a me questo film mi sembra di averlo già visto! C'era la tempesta, il viaggio nel tempo, la coppia di comici... e poi... ho ricordato. Ma certo! Hanno scopiazzato Non ci resta che piangere con Benigni e Troisi.
Ora, sapete come funziona no? Se una cosa del genere accadeva qualche tempo fa si urlava, con sdegno, al plagio adesso invece, semmai qualcuno ci fa caso e lo fa notare, allora si inizia a dire che è un omaggio. Omaggio qui omaggio lì e ormai gran parte del cinema è diventata la scopiazzatura dei film migliori che furono.
La pellicola di Ficarra e Picone diverte pochissimo, riesce a strappare con forza qualche risata che arriva più per auto-convincimento che ciò che stiamo vedendo sia divertente che per reale ilarità; la pellicola riesce a regalare momenti di spensieratezza ma in diverse occasioni finisce per essere forzata a causa di dialoghi poveri di mordente e di inventiva l'introduzione poi di aspetti religiosi e storici senza una base di fondo, finiscono per rimepire la pellicola di numerose informazioni che trascendono nella noia.
Direi che sarebbe il caso per il duo palermitano di rassegnarsi all'idea che la loro comicità può essere limitata alla sola televisione, alla simpatia dei loro volti che, solo ogni tanto, hanno anche la capacità di far ridere davvero.
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