Regia di Sabrina Sarabi vedi scheda film
TFF 37 - TORINO 37 David è un bel diciannovenne dotato di un talento musicale che gli consente di mettersi in evidenza presso una prestigiosa scuola si musica sotto la direzione di una tosta insegnante che ha l'abitudine di non concedere mai illusioni ai suoi allievi anche più brillanti. Intanto il ragazzo fa amicizia con una coppia un po' stravagante di coetanei, infatuandosi della ragazza, e venendo piuttosto ricambiato da costei. Man mano che l'impegno musicale diventa sempre più incalzante, David perde quella sicurezza che lo aveva sistenuto da sempre, soccombendo a quel clima di spietata competizione, e reagendo nel più disperato dei modi.
L'opera d'esordio di Sabrina Sarabi centra molto bene la descrizione dell'ansia da prestazione e dello stress lacerante che mette in discussione le presunte solide certezze di un ragazzo consapevole del proprio talento, e della propria prestanza fisica ad ornamento e completamento armonico di una struttura vincente.
Il film, forte di un finale disperato ed irrimediabilmente senza soluzione, non gode di particolari picchi stilistici di regia, né tantomeno di scrittura, ma si avvale di un protagonista perfetto a rendere lo sconcerto che si viene a creare quando le sicurezze legate al proprio aspetto e alle proprie doti intellettuali franano quando la posta in gioco diventa troppo ambiziosa ed il conflitto competitivo arriva a corrodere la mente, portando alla luce ferite difficilmente rimarginabili.
Il suo nome: Louis Hofmann, bello, biondo e seducente dallo sguardo sfidante che sarebbe piaciuto a Visconti, forte di un curriculum attoriale di tutto rispetto e star affermata soprattutto nel mercato tedesco.
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